Il "Volmageddon 2.0': mercati finanziari e opzioni giornaliere

 | 29.05.2023 11:16


Marko Kolanovic di JP Morgan (NYSE:JPM) ha creato preoccupazioni diffuse con un rapporto che ha chiamato Volmagedon 2.0 che descrive in dettaglio come le opzioni giornaliere denominate 0DTE §(zero day time expired) causerebbero un'immensa volatilità in scenari estremi.
La cosa forse più citata dell'intero rapporto è stata che gli 0DTE sarebbero stati in grado di amplificare la volatilità intraday a tal punto che un calo del 5% si sarebbe trasformato in una picchiata di circa il 25% dell'S&P 500. Per fare un confronto, i tre maggiori cali registrati accadendo in un giorno nella storia dell'S&P 500, sono stati il 16 marzo 2020 con −11,98%, il Black Monday il 28 ottobre 1929 con −12,34% e il Black Monday del 1987 il 19 ottobre 1987, con−20,47%.
Un vero e proprio Volmageddon è avvenuto il 5 febbraio 2018, quando il VIX è balzato al rialzo di 20 punti base.
In questo studio, tracciando tutte le transazioni di opzioni nei primi due mesi del 2023, di tutti i contratti 0DTE con scadenza giornaliera e supponendo che tutti i contratti zero-day in essere vengano chiusi contemporaneamente, questa liquidazione di massa provocherebbe una corsa alle ricoperture mostruosa che alimenterebbe il movimento in modo esponenziale e drammatico.
In uno scenario in cui l'S&P 500 crolla del 5%, la vendita media degli operatori di opzioni potrebbe aumentare fino a 14.2 miliardi di dollari e trascinare il mercato verso il basso di un altro 8%. In un caso estremo, una tale disfatta potrebbe portare a vendite delta fino a 30.5 miliardi di dollari e ad una perdita di almeno il 20%.
Tuttavia, il calo del 5% dell'S&P500 in quello scenario dovrebbe avvenire nell'arco di cinque minuti, che è breve anche nel contesto di opzioni che scadono alla stessa data.
Comunque JPMorgan ha anche sottolineato che i trader al dettaglio che sono stati attivi nel trading di opzioni a breve termine durante il fiasco di Game Stop ammontano solo a circa il 5% del volume 0DTE, che è principalmente dominato dai trader istituzionali.
Facendo invece uno studio più approfondito dei dati a livello di scambi intraday la realtà è più sfumata, ma soprattutto diversa da quella esposta da Kolanovic.
In primo luogo, gli scambi sono unicamente inclinati verso l'ask all'inizio della giornata e verso il bid nel corso della giornata. Ovvero al mattino le 0dte vengono acquistate e poi rivendute nel corso della giornata.