Impennata dei riacquisti di azioni; cosa comporta per i mercati e la volatilità

 | 12.03.2018 17:41

  • I riacquisti di azioni nel 2018 sono aumentati ad un tasso record
  • La riforma fiscale di Trump e il rimpatrio di denaro stanno finanziando la mossa
  • Ciò avviene a discapito degli investimenti in CapEx e R&S
  • A rimetterci, anche la forza lavoro generale; le aziende non stanno finanziando aumenti di stipendio o bonus con i guadagni inattesi
  • Molti analisti ritengono che a lungo termine questo peserà sulla crescita
  • Le compagnie quotate sulla borsa di New York stanno riacquistando le loro azioni ad un ritmo mai visto finora nel 2018, con il valore nozionale in dollari delle azioni riacquistate da compagnie quotate in borsa che ha raggiunto il livello massimo mai registrato per questo periodo dell’anno.

    Secondo TrimTabs, un’azienda californiana che segue i riacquisti di azioni, il valore dei programmi di riacquisto annunciati nel solo mese di febbraio ha visto un’impennata a 153,7 miliardi di dollari dai 59,9 miliardi di gennaio, superando il record mensile precedente di 133 miliardi di dollari dell’aprile 2015. “L’attività è certamente accelerata. I riacquisti sono aumentati per cinque mesi consecutivi a partire dal luglio 2017 e sono esplosi a febbraio”, spiega l’analista di TrimTabs Winston Chua. “Se si continuerà a questo ritmo, il volume di quest’anno supererà di gran lunga i totali di tutti gli altri anni precedenti in oltre un decennio”, aggiunge.