In Europa 25 banche non passano agli stress test della Bce.

 | 27.10.2014 06:48

Trend weekly ribassista dal 04.05.2014
Trend daily ribasissta dal 08.05.2014

Continua la variabilità ed incertezza nel panorama valutario in relazione ad un dollaro che attende una conferma della politica monetaria della Federal Reserve con il consueto meeting che culminerà mercoledì prossimo con la riunione del Fomc. Il mercato ha già metabolizzato la cessazione del piano di acquisto di asset (Quantitative Easing, QE) attualmente pari a 15 miliardi di dollari al mese. Le attenzioni, pertanto, saranno rivolte al rialzo dei tassi di interesse. A seguire, giovedì avremo i dati preliminari del Pil americano del 3° trimestre. Mentre sul fronte euro, gli investitori sono in attesa di capire se i rumors di un prossimo acquisto di Corporate Bonds da parte della BCE saranno reali o meno. Tra le altre news di fondamentale importanza, che potrebbero innervosire il mercato valutario nella prossima ottava con alti picchi di volatilità, abbiamo anche i risultati resi noti il 26 ottobre, sugli stress test da parte della Bce sulle principali banche europee. Dalla nota della Bce, si evince che 5 tra le principali banche europee non sono riuscite a superare gli stress test della Bce, anche se la maggior parte ha già posto rimedio ai propri problemi finanziari, secondo quanto ha detto la stessa Bce. Secondo l'Eurotower i problemi più consistenti sono stati riscontrati in Italia, a Cipro e in Grecia ma mancano all'appello soltanto 10 miliardi di euro. Il settore finanziario italiano è quello che più preoccupa con nove banche bocciate agli stress test. Monte dei Paschi conta la più alta carenza di capitale a 2,1 miliardi di euro, nonostante gli sforzi per raccogliere altri fondi quest'anno. I risultati forniscono la più completa e chiara fotografia dello stato di salute delle banche della zona euro oltre sette anni dopo l'inizio della crisi finanziaria. Oltre agli istituti italiani, le autorità hanno detto che tra i bocciati ci sono anche tre banche greche, tre cipriote, due in Belgio, altrettante in Slovenia, e una rispettivamente in Francia, Germania, Austria, Irlanda e Portogallo. Inoltre la prossima settimana sarà ricca di importanti news macro economici ed eventi importanti. Da parte degli addetti ai lavori, l’attenzione si concentrerà principalmente sulla riunione della Federal Reserve, che chiuderà i lavori mercoledì con le decisioni di politica monetaria del FOMC. Il mercato ha già metabolizzato la cessazione del piano di acquisto di asset (Quantitative Easing, QE) attualmente pari a 15 miliardi di dollari al mese. Le attenzioni, pertanto, saranno rivolte al rialzo dei tassi di interesse. A seguire, giovedì avremo i dati preliminari del Pil americano del 3° trimestre. Mentre sul fronte europeo, l’attenzione sarà rivolta all’indice IFO tedesco sulla fiducia delle imprese, martedì ci saranno le vendite al dettaglio tedesche, mentre giovedì sarà rilasciato, sempre in Germania, la stima flash sull’inflazione di ottobre. Quest’ultimo precede il dato dell’eurozona ed entrambi saranno tenuti sotto stretta osservazione dal mercato per le eventuali decisioni della BCE sul QE. Dal punto di vista valutario, l’incertezza sia da parte dell’euro che da parte del dollaro americano, ha comportato sul daily chart un finale di ottava in consolidamento, infatti da come si evince dal grafico abbiamo diverse candele inside rispetto alla candela con body evidente del 15 ottobre che funge da mother candle. Ma in base alle informazioni del grafico settimanale, alle indicazioni fornite dal Cot report ancora con contratti short in aumento sull’euro ed un altrettanto open open interest, il sentiment generale dalla major resta sempre ribassista. La stessa situazione si può riscontrare anche sul daily dove, nonostante un periodo flat come abbiamo già indicato prima, le ultime candele hanno tentato in diverse occasioni di riportarsi al di sopra le due medie mobili esponenziali ma senza mai riuscirci, ovvero hanno sempre trovato un muro da parte delle due resistenze dinamiche. A tal punto possiamo utilizzare la rottura ribassista della mother candle per operare in direzione del trend di fondo.