Indice FTSE MIB, basso “l’indice di credibilità”

 | 14.05.2018 20:32

Investing.com – Il contratto Future FTSE MIB con scadenza a giugno 2018 alle ore 19:30 di oggi quota 23785 punti, in guadagno del +0.12%, rispetto alla seduta precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento altalenante.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 26 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore (Pirelli & C SPA (MI:PIRC)), che guadagna il +2.61%, al peggiore (Azimut (MI:AZMT)), che cede il -3.46%.

Riflessioni condivise:

Che il setup di periodo sia sostanzialmente favorevole ad una correzione ribassista, anche di rilevante entità, è, tutto sommato, abbastanza evidente…almeno da un punto di vista tecnico; che invece, da un punto di vista comportamentale, il mercato sia apparentemente più favorevole a “salire” lo è almeno altrettanto. Il livello del precedente massimo, postato a 24544 punti una settimana fa circa, sembra voler tornare nel “mirino” del mercato. Siamo ancora relativamente lontani (siamo adesso a 24221 punti di indice), ma le malcelate intenzioni di voler strappare ancora al rialzo lo fanno apparire assolutamente a portata di mano. Cosa credere? quindi. A mio parere è assolutamente inutile, in fasi come queste, ostinarsi a voler “interpretare” tentando di ipotizzare le imminenti “mosse” del mercato; è un esercizio tanto complicato quanto inutile. Sappiamo bene (o dovremmo saperlo) che il mercato fa di tutto per confonderci le idee e dissimulare le sue vere intenzioni; è randomico ed irrazionale e molto spesso, mette in atto vere e proprie “trappole” a tutto sfavore di coloro che provano a seguirlo in modo razionale. Con questa premessa, è evidente che in simili frangenti, la cosa migliore da fare è rimanere “side”, almeno sino al momento in cui i segnali provenienti dal mercato, non acquistino una tendenza chiaramente identificabile e coerente con il contesto di medio, medio-lungo periodo. Forse proprio in quest’ultima parola: ”coerente” sta il vero metro di paragone della “credibilità” di un movimento di mercato. Abbandonato quindi l’inutile utilizzo dei vari indicatori di forza o di momento che, essendo tarati sull’andamento numerico del prezzo medio, non possono certamente restituirne un quoziente di credibilità, suggerisco di dedicarci, invece, all’analisi del contesto all’interno del quale ogni movimento si crea e si sviluppa. Questa capacità, che possiamo maturare solo grazie all’esperienza è ciò che può fare la sostanziale differenza per i nostri risultati di trading. Quanto più un movimento è coerente con il contesto di medio o medio-lungo periodo, tanto più esso sarà "tradabile" con buoni risultati. Per ora, pertanto, limitiamoci ad osservare che, se il rally riprendesse pienamente, i prossimi target rialzisti si potrebbero ipotizzare a 24465 e 24775 punti, con estensione sin verso i 25650 punti (breve periodo). Nel medio-lungo periodo, infatti, l’impostazione rimane rialzista. La figura che si è venuta a formare sui grafici non è ancora chiara sul medio periodo e questo lascia aperte le porte a qualsiasi tipo di evoluzione, nel breve periodo. Un primo livello “spartiacque” di breve periodo, si trova ora sull’indice FTSE MIB a 23715 punti circa. In questo periodo, il mio consiglio non cambia rimanendo quello di posizionarsi long solo in caso di congruo storno ribassista. Buonasera. Francesco Lamanna.

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