Indice FTSE MIB, EU compatta contro la manovra italiana...

 | 22.11.2018 00:46

Investing.com - La quotazione dell’indice FTSE MIB, alle ore 17:30 di oggi, era di 18.731 punti, in guadagno del +1.41%, rispetto alla giornata precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento rialzista poi virato a ribassista.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 33 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore (Banco BPM (MI:PMII)), che sale del +7.62%, al peggiore (A2A (MI:A2)), che scende del -1.65%.

Riflessioni condivise:

La scelta di Bruxelles di bocciare la manovra economica proposta dal governo italiano per eccesso di debito, per poi procedere all’avvio della procedura di infrazione, pur aumentando il livello dello scontro fra la UE e l’Italia, non ha prodotto, almeno per il momento, una accelerazione del movimento ribassista delle quotazioni, anzi, ha visto affermarsi oggi, una reazione rialzista. Il movimento ha interessato tutte le principali piazze del Vecchio Continente. Questo ha permesso al vicepremier Salvini di affermare “il mercato sale e lo spread si riduce” anche se, in realtà questo tipo di trend, almeno per ora, è ben lungi dall’essere consolidato. In ogni caso, il governo italiano rimane compatto nel sostenere la manovra, così come proposta e sabato prossimo il premier Conte incontrerà il presidente della Commissione europea Junker, al quale chiederà di non avviare la procedura di infrazione contro l’Italia, in cambio di marginali “aggiustamenti”. Il compito del Presidente Conte, tuttavia, dopo il voto compatto dei vari paesi europei contro la manovra italiana, appare destinato all’insuccesso. Sorprende, in effetti, l’inusuale compattezza dei membri della Commissione, nel votare contro la manovra italiana. Anche i paesi dichiaratamente “sovranisti” si sono schierati contro la scelta di stampo “sovranista” italiana…la situazione presenta sfumature, per certi versi, inaspettate. È probabile che l’Europa mantenga ora, nel confronto con il nostro governo, una linea intransigente. E’ stato lasciato, tuttavia, ancora aperto giusto uno spiraglio, prima dell’avvio della procedura di infrazione, affinché il governo italiano ritorni sui suoi passi, rivedendo i parametri di debito, in conformità a quanto richiesto dalla UE. Il tempo tuttavia stringe e la procedura potrebbe essere avviata entro il mese di Gennaio 2019, con le relative conseguenze. Per il momento, non si intravedono possibilità di conciliazione e la situazione rimane di “muro contro muro”. Le opposizioni hanno scatenato un nutrito fuoco di fila contro le decisioni del governo, con l’evidente intento di fiaccarne la resistenza. Per il momento, nessun passo indietro sembra sia possibile e questo manterrà alta la tensione anche nei giorni a venire. Un alto livello di volatilità appare come la più probabile conseguenza sui mercati, anche per le prossime sedute. Ribadisco come l’adozione di una strategia di lungo periodo appaia la più adatta nell’attuale frangente. I valori da monitorare rimangono quelli di 18075 e 17500 punti seguiti poi dai 15380 punti, per un possibile acquisto, in caso di ulteriore prosecuzione down. Al rialzo, viceversa, sarà utile monitorare l’eventuale stabile violazione dei 19650 punti, che potrebbe sancire una inversione rialzista di medio periodo. Buonasera. Francesco Lamanna.

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