Indice FTSE MIB, sparuti tori che tastano molto cautamente il terreno

 | 26.06.2018 22:23

Investing.com - Il contratto Future FTSE MIB con scadenza a settembre 2018 alle ore 21:00 di oggi quota 21312 punti, in guadagno del +0.03%, rispetto alla seduta precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento laterale.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 25 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore (Fiat (MI:FCHA)), che guadagna il +2.81%, al peggiore (Telecom Italia (MI:TLIT)), che scende del -2.89%.

Riflessioni condivise:

Una seduta di sostanziale lateralità con presenza di qualche toro che tenta la sortita, ancora senza troppa convinzione…questo il quadro generale odierno sul nostro listino. Le vendite non sono certo mancate, ma neppure glia acquisti, diciamo che, tutto sommato, il bilancio blandamente in attivo, rappresenta bene l’andamento di mercato. Qualche toro si è affacciato sulla scena e con fare ardito, ripetutamente, seppur regolarmente respinto dalla supremazia delle vendite, ha reiterato il tentativo di spingere il mercato al rialzo. Ciò testimonia, seppur debolmente, a favore di un possibile intervento più convinto dei compratori, forse già dalla prossima seduta. Certo, quanto visto è ancora poca cosa, è sembrato quasi più un tentativo di “tastare il terreno”, ma perlomeno, non abbiamo assistito anche oggi ad una pioggia incontrollata di vendite. Le perdite che si sono accumulate in precedenza, tuttavia, sono state di notevole entità e risalire la china non sarà, nel caso, compito fra i più semplici. Come sappiamo una inversione richiede una notevole sferzata d’energia, magari un’apertura in notevole gap, per acquistare stabilità e vigore e ciò non è ancora avvenuto. Per il momento, sembra semplicemente arginata l’emorragia in attesa di un nuovo input direzionale. La fase di avversione al rischio, indotta dall’avvio della guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina (le prime due economie mondiali) non sembra affatto superata e pur in presenza di buoni dati fondamentali, le preoccupazioni per la direzione imboccata sul piano politico-economico, non concede sonni tranquilli agli operatori. I mercati, inoltre, dovranno presto fare i conti con la rimozione degli stimoli (QE) e anche questo costituisce, almeno per il momento, motivo di grande incertezza. Seppur la scelta delle principali banche centrali risultasse praticamente inevitabile, i tempi entro i quali le misure verranno ritirate hanno subito una brusca accelerazione, parzialmente sorprendendo gli operatori. Ma tant’è e i mercati dovranno farsene una ragione. Se a questo si aggiungono le preoccupazioni per le posizioni non certo concilianti del nuovo esecutivo italiano nei confronti di Bruxelles, si ha un quadro, anche se non completo, del perché permanga una così alta incertezza nell’andamento dei principali listini europei, compreso quello italiano. Continuiamo a mantenere una visione favorevole ad una ripresa, pur fissando un limite alla nostra fiducia che, in termini numerici, equivale ad uno stop loss, su eventuali operazioni di acquisto, a 20950 punti (indice FTSE MIB). Nutriamo la speranza che, sino a quando quel valore non venisse raggiunto, una ripresa degli acquisti sia ancora possibile. Una violazione ribassista di quel valore, invece, potrebbe aprire la strada ad una prosecuzione del downtrend sin verso i valori di 19250/300 punti, con tappe intermedie sui 20725 e 20275 punti. Un primo livello “spartiacque” di brevissimo periodo è ancora residente a 21460 punti e un primo sbarramento al rally, posizionato a 21725/750 punti. Buonasera. Francesco Lamanna.

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