Indice FTSE MIB, prove tecniche di rally…

 | 03.07.2018 23:14

Investing.com - Il contratto Future FTSE MIB con scadenza a settembre 2018 alle ore 21:00 di oggi quota 21664 punti, in guadagno del +1.52%, rispetto alla seduta precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento rialzista.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 36 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore (Prysmian (MI:PRY)), che guadagna il +3.85%, al peggiore (Recordati (MI:RECI)), che scende del -3.99%.

Riflessioni condivise:

Oggi, dopo un’apertura in gap rialzista, seguita da una repentina correzione ribassista che, tuttavia, non ha mai raggiunto un livello inferiore alla chiusura della seduta del giorno precedente, l’indice FTSE MIB ha imboccato con decisione la via del rialzo, spingendosi sino a raggiungere un livello di quasi doppio massimo, relativamente al top raggiunto in data 29 giugno scorso. Si tratta, evidentemente, di un ottimo segnale per il nostro indice che si allontana così, anche se ancora non di molto, da quel valore di 21540 punti, che è già stato qui più volte segnalato come valore discriminante fra una azione di mercato tendenzialmente rialzista ed una ribassista. Come qui ricordato, con una quotazione stabilmente oltre quel livello si può ritenere favorita un’azione di rialzo, mentre al di sotto, si rischia di assistere ad una prosecuzione delle vendite per livelli decisamente inferiori. Proprio questa considerazione di carattere puramente tecnico, ci ha permesso di orientarci in una fase altrimenti molto contrastata e di difficile interpretazione. Esattamente come già successo per la scorsa settimana, anche in questa ottava sarà rilevante il valore dell’indice in chiusura, nel durante, infatti, si potrebbe anche assistere a chiusure altalenanti sia sopra che sotto il livello di 21540 punti; queste chiusure intermedie sembrano rivestire, in questa fase, un valore decisamente meno importante del consueto. La volatilità rimane per ora di livello medio, ma non mi stupirei di assistere ad un suo improvviso aumento. Non dimentichiamo, del resto, che il target di primo arrivo della fase attuale di breve periodo, si trova fra i 22000 e i 22045 punti, mentre quello di medio periodo è localizzabile fra i 22875 e 23135 punti; quindi ancora abbastanza lontani dal livello attuale. La chiusura odierna è avvenuta molto vicino al primo valore “spartiacque” individuabile ora a 21750 punti. Un cedimento da questo valore potrebbe implicare uno storno down compreso fra i valori di 21545 e 21310 punti (indice). Un eventuale ritorno in quell’area suggerirebbe la possibilità di ricaricare i long ma con stop loss perentorio al di sotto dei 21150 punti. L’andamento di mercato rimane apparentemente fluido e la direzionalità dei movimenti ancora piuttosto scarsa, con possibili swing , anche di notevole entità, in entrambe le direzioni. Il tentativo di costruzione di una figura rialzista è piuttosto evidente, almeno altrettanto quanto la debolezza di fondo, non ancora chiaramente superata, almeno per il momento. Per potersi fare una idea precisa delle reali intenzioni del mercato, si rende indispensabile assistere a movimenti univocamente indirizzati, condizione per ora assente. Per ora ci si deve accontentare di queste “prove tecniche”, nutrendo la speranza che esse costituiscano solo il preludio ad un più vasto e direzionale movimento up. Personalmente, continuo a rimanere favorevole verso una possibile ripresa del rally. I valori di riferimento per la mia operatività, sono quelli sopra esposti. Buonasera. Francesco Lamanna.

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