Indice FTSE MIB, sempre in up, ma quel minimo del 2 di marzo…

 | 18.04.2018 22:58

Investing.com – Il contratto Future FTSE MIB con scadenza a giugno 2018 alle ore 21:30 di oggi quota 23310 punti, in guadagno del +0.59% rispetto alla seduta precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento rialzista.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 30 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore (Saipem (MI:SPMI)), che guadagna il +4.18%, al peggiore (Campari (MI:CPRI)), che cede il -2.19%.

Riflessioni condivise:

Tori instancabili, quelli che sono attualmente presenti sul nostro indice, confermano seduta dopo seduta la loro determinazione a far salire la quotazione su livelli sempre più alti, il ritorno sui 24000 punti sembra solo una questione di tempo, la violazione rialzista sempre più probabile, un allungo verso nuovi massimi assoluti appare quasi come un semplice dettaglio. Va tutto bene, grande positività e insuperabile ottimismo… ma quali bombardamenti in Siria? cosa vuoi che importi la guerra dei dazi? tutte sciocchezze…l’importante adesso è comprare e farlo, senza riserve, al minimo accenno di discesa…Ma sarà proprio così? Siamo proprio sicuri di volerci posizionare long a testa bassa, a modo, appunto, di tori scatenati? Personalmente sono rimasto orientato verso un acquisto sino a ieri…sino a quando, oggi, ho visto un fallito tentativo di correggere al ribasso anche di soli pochi punti. L’intervento odierno dei compratori mi è apparso eccessivo e poco motivato e questa sensazione mi suggerisce di non trascurare una possibile diversa lettura del mercato, rivalutando l’evoluzione dell’ultimo periodo. E allora, passando al vaglio i movimenti ultimamente verificatisi , una sensazione di scetticismo per quanto sta accadendo, devo ammettere, è irreprimibile. Perché? mi chiedo, se tutta questa volontà di acquisto è autentica; perché c’è stato bisogno di eseguire quella strana rottura ribassista del 2 di marzo? Un precedente minimo era, infatti, già stato postato in quell’area, giusto poco sopra quel valore di 21460 che, quel nuovo minimo del 2 marzo, alla luce di quanto è poi avvenuto, diventa sempre meno comprensibile e assume una rilevanza sempre più “pesante”, ad ogni nuovo massimo che viene ora raggiunto seduta dopo seduta. Ma si sa…i dubbi nel trading sono cosa consueta, praticamente scontata, niente di particolarmente sorprendente. Tuttavia, rappresentando sul mio personale metodo di trading, quello “strano” minimo, una indicazione molto precisa di grande forza rialzista per il medio-lungo periodo, che indica un primo target d’arrivo sui 28860 punti, mi viene inevitabile pormi la domanda se ci siano, nei fondamentali, i reali presupposti perché ciò possa accadere… e mi viene da rispondermi che no, in realtà, obiettivamente non ci sono. È vero che la finanza è ormai completamente scollata dalla realtà e viaggia su binari tutti suoi, ma una variazione del valore dell’indice italiano di queste proporzioni, costituirebbe un cambiamento da definire “epocale”. Sarebbe quindi, questo, un cambiamento ovviamente possibile ma certamente di rilevanza eccezionale. Insomma, vedo, misuro e comprendo il setup tecnico in corso eppure, nonostante tutto torni, e risponda ad alcune regole tecniche piuttosto precise, non posso fare a meno di provare un certo senso di disagio… e poi quel minimo del 2 di marzo…continua a turbarmi e tormentarmi…La prossima area di resistenza si trova ora fra i 24050 e 24575 punti e non vorrei che una volta lì eventualmente giunti, il “mercato” cambiasse improvvisamente idea, per riallinearsi velocemente con i ricorrenti canoni di comportamento, imboccando di gran carriera la via del ribasso. Mi manca un importante passaggio, insomma, e voglio qui condividere, cari lettori, con voi, questa mia sensazione. Una veloce e congrua correzione ribassista dall’attuale area, mi rassicurerebbe e mi consentirebbe di trovare maggiore significato alla eventuale rottura rialzista di cui sopra. Concludo ricordando che l’eventuale stabile rottura down del livello di 22530 punti (indice), potrebbe costituire un segnale di difficoltà nel mantenere le posizioni sin qui raggiunte. Buonasera. Francesco Lamanna.

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