Indice FTSE MIB, trading di fascia in attesa di nuovo input...

 | 30.07.2018 21:51

Investing.com – La quotazione dell’indice FTSE MIB, alle ore 17:30 di oggi, era di 21941 punti, in perdita del -0.06%, rispetto alla giornata precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento contenuto e altalenante.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 17 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore (Saipem (MI:SPMI)), che guadagna il +1.61%, al peggiore (STM (MI:STM)), che scende del -2.74%.

Riflessioni condivise:

Alla vigilia d’agosto il mercato rispetta la tradizione diminuendo attività e volumi di scambio. Scarsa direzionalità, anche se, ad onor del vero, l’ultima “impennata” partita dalla base di 21540 punti, per ora è ben difesa dai tori che intervengono, con nuovi acquisti, ad ogni segno di cedimento. La struttura “a bandiera”, osservabile su un grafico del nostro indice a 15 minuti, è stata rotta in direzione nord, ma senza superamento del massimo precedente. L’intenzione appare ancora blandamente rialzista, sempre senza troppa convinzione. La fase di sostanziale stallo, è alimentata, in questo caldo lunedì di fine luglio, da volumi in diminuzione. Si evidenzia, inoltre, una chiara incongruenza di allineamento rispetto ad una potenziale fase rialzista, dovuta ad un andamento decisamente più coerente con una potenziale impostazione ribassista di breve periodo. La situazione attuale, quindi, racconta, almeno apparentemente, una storia di conflitto ancora irrisolto fra prevalenza di compratori e venditori. Le fasi che si alternano appaiono ora appannaggio dei primi, ora dei secondi, senza che si possa riconoscere uno schema definito. La sensazione è che ci si trovi tuttora in una fase indefinita di passaggio, caratterizzata da movimenti randomici e non rispondenti ad un vero e proprio schema. Rimarcheremo quindi, in questa occasione, quelli che si possono ragionevolmente ritenere i valori “spartiacque” di breve e brevissimo periodo, sui quali, soli, basarci per le nostre scelte operative. Deve essere chiaro che, quando ci si cimenta nell’effettuare analisi tecnica su un terreno così scivoloso, come quello del brevissimo periodo, in assenza di un trend principale definito, si corrono rischi di errore di livello esponenziale. L’assenza di un vero trend direzionale di breve periodo dovrebbe, piuttosto, suggerire l’astenersi dall’operare, in attesa che la situazione di mercato torni almeno ad un’apparente “normalità”. Tuttavia, volendo comunque praticare la nostra attività preferita, potremo basarci, per le nostre scelte sulle seguenti considerazioni: in caso di cedimento dal valore attuale, un primo valore spartiacque di brevissimo periodo si trova a 21845 punti, con un primo target down a 21595 punti. In caso di ulteriore rally, dal valore attuale, invece, il successivo livello “critico” sarebbe quello dei 22200 punti. Questa analisi, valida per il brevissimo e per il breve periodo non può escludere una interpretazione diversa e basata sul medio periodo. In questa seconda ipotesi, si dovranno tenere presenti, come resistenze al rally, i valori compresi fra i 22875 punti e i 23650 punti. Il quadro generale, si presenta oggi in leggero miglioramento sul fronte dello scontro commerciale, con il presidente Trump che è apparso incline a mitigare i toni. Resta comunque ancora indispensabile una schiarita che tarda ad arrivare. Il mercato continua ad apparire, indeciso e privo di concreta direzionalità, seppur influenzato da una blanda tendenza up. Francesco Lamanna.

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