Indice FTSE MIB, venditori timorosi, i tori ringraziano…

 | 20.03.2018 21:31

Investing.com – Il contratto Future FTSE MIB con scadenza a giugno 2018 alle ore 20:40 di oggi quota 22360 punti, in guadagno del +0.92% rispetto alla seduta precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento prima ribassista e poi rialzista.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 31 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore (Finecobank (MI:FBK)), che guadagna il +2.57%, al peggiore (Recordati (MI:RECI)), che cede il -1.55%.

Riflessioni condivise:

Come d’abitudine, in occasione del cambio di contratto future, oggi, dopo aver riportato il valore di chiusura del contratto Future FTSE MIB, parleremo dell’indice, in modo da rendere più lineare l’analisi, potendola impostare su un grafico con un ampio storico dati.

In attesa che sparino i grossi calibri...

Nella prima parte della seduta odierna, quella immediatamente successiva all’apertura del mercato, l’indice italiano FTSE MIB ha subito vendite ripetute, con doppio test del livello di supporto a 22600 punti circa. Dopo questa prima fase, però, il mercato ha visto il ritorno in forze dei compratori che l’hanno riportato in terreno saldamente positivo, spingendo la quotazione sino sul massimo di seduta a 22836 punti. L’impressione che si potrebbe ricavare dall’andamento odierno è quella di un ritorno alla fase up. Ciò è certamente una delle opzioni in campo, ma sicuramente non l’unica. La percentuale a favore di questa ipotesi, infatti, non si può e non si deve considerare superiore al 50%, se confrontata con l’ipotesi esattamente contraria e cioè di una possibile ripresa del down trend. Questo soprattutto a causa della mancanza di forza risolutiva dei movimenti visibili attualmente i quali oscillano in up o in down a seconda del momento, ma tutti impotenti a produrre una reale violazione del precedente minimo o del precedente massimo. Quello che serve per definire una precisa direzionalità, ancora non si è visto e da un punto di vista squisitamente tecnico, anche i setup visibili rimangono, al momento, neutrali. Il suggerimento che può essere fornito, dovendo analizzare la situazione da un punto di vista obiettivo, è quella di non farsi una aprioristica e definitiva convinzione, in quanto ciò potrebbe indurre il trader a tenere ad oltranza una posizione, anche nel caso in cui il mercato le andasse palesemente contro, convinto sino in fondo della sua tesi. Rimanere flessibili e pronti a valutare con freddezza il comportamento del mercato, in questa fase, è particolarmente importante. E ora veniamo ai numeri… il livello massimo raggiunto oggi (poco oltre i 22800 punti) costituisce area di resistenza e una conferma del trend rialzista, richiede ora una stabile e continuativa violazione del precedente massimo posto a 22938 punti; in quel caso, il primo target up si incontrerebbe a 23.075 punti, seguito poi dai 23265 punti, ulteriore estensione potrebbe vedere raggiunti i 23335 punti. Viceversa, un cedimento che intervenisse dal livello attuale, respingerebbe con una certa probabilità la quotazione sin verso i 22475 punti o i 22175 punti. Il mercato è ad un punto cruciale di passaggio fra una preferibile azione long o short. L’attesa per le decisioni del FOMC che si terrà domani negli Stati Uniti e soprattutto per le parole che verranno pronunciate relativamente alla politica economica della Fed nel prossimo futuro, probabilmente, influenzerà pesantemente l’andamento del mercato durante la seduta di domani e di quelle successive.
Buonasera. Francesco Lamanna.

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