Investimenti: un Certificato per puntare sulla transizione energetica con Enel

 | 19.10.2020 08:59

Contenuto sponsorizzato offerto da Société Générale

I processi di decarbonizzazione ed elettrificazione sembrano ben avviati e pronti a dare una svolta all’attuale modello energetico fondato sui combustibili fossili. La cosiddetta svolta green è ormai entrata nei programmi dei vari regolatori a livello mondiale, tanto che il Green Deal è uno dei punti cardine su cui si basa il piano di ripresa dalla pandemia di Coronavirus del Vecchio Continente: il Next Generation EU da 750 miliardi di euro. Con questo programma saranno beneficiate le energie pulite e quindi quelle del comparto elettrico. Si pensi infatti che l’Unione Europea mira ad azzerare le emissioni nette di gas serra entro il 2050. In tal senso, Enel (MI:ENEI) potrebbe essere una società interessante per valutare un investimento.

Enel: quadro tecnico e di contesto

Enel riveste un ruolo importante nel processo di decarbonizzazione tramite Enel Green Power, che nel 2019 contava 47 impianti principalmente eolici e solari, con una capacità totale gestita di 46 GW. L’azienda punta ad arrivare a realizzare il 57% di produzione rinnovabile in maniera sostenibile entro il 2022 e guarda con interesse allo sviluppo dell’elettrolisi per creare idrogeno in maniera pulita. Questa fonte potrebbe diventare competitiva nel 2030.

L’azienda guidata da Francesco Starace beneficia anche del comparto a cui appartiene, quello delle utility, che beneficia tradizionalmente di un contesto di politiche monetarie accomodanti. Questo accade perché questo tipo di aziende ha modelli di business stabili e dall’evoluzione piuttosto prevedibile. Il dividend yield che offrono tali società è quindi interessante in un quadro in cui i rendimenti obbligazionari sono sempre più schiacciati verso e sotto lo zero.

Il settore elettrico gode anche di un altro megatrend: le Smart Grid, reti elettriche intelligenti che permettono di ridurre l’inquinamento e ottimizzare la relazione tra tutta la catena che va dalla produzione al consumo di energia.

Da un punto di vista grafico le azioni Enel hanno iniziato una correzione negli scorsi mesi, iniziata dopo l’avvio di un potenziale modello di doppio massimo in zona 8,5 euro. La tendenza rimane comunque orientata al rialzo. In tal senso, un possibile ritracciamento potrebbe estendersi anche verso i 6,733 euro, dove transita la linea di tendenza di lungo periodo ottenuta collegando i massimi di maggio 2000 a quelli di maggio 2007. Rotture di tale zona proietterebbero i corsi dapprima a ridosso della soglia psicologica a 6 euro, per poi passare ai 5,55 e 5 euro, dove passano rispettivamente il livello orizzontale espresso dai top di novembre 2017 e la trendline disegnata con i minimi di febbraio e novembre 2016.

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