Investire sui titoli bancari con la Maxi Cedola del 15%

 | 09.06.2023 11:22

Ci avviciniamo al giro di boa di un anno borsistico positivo sui mercati azioniari: in questa fase rialzista non bisogna dimenticare di monitorare lo zainetto fiscale. Questo perchè due degli ultimi 3 anni (2020 e 2022) si sono chiusi in rosso e quindi ci sono diversi investitori che hanno minusvalenze da recuperare.

Cosa fare se si hanno minus in scadenza?

L’aspetto dell’ ottimizzazione fiscale è spesso trascurato: questo comporta il fatto che talvolta gli investitori vadano a pagare una aliquota superiore al 26% del capital gain utilizzando prodotti inefficienti fiscalmente e lasciando scadere le minus (che possono essere compensate entro 4 anni).

La maggior parte degli investitori non si rende conto di quanto sia possibile incrementare i risultati netti, inserendo in portafoglio in maniera strategica dei certificates che determinate caratteristiche.

Chi ha realizzato delle minus valenze nel 2019 ha poco più di 6 mesi di tempo per recuperarle: superato il 31.12.2023 perderà irrimediabilmente questa possibilità.
Immaginiamo di star perdendo una finale dei mondiali di calcio a pochi minuti dallo scadere dei tempi regolamentari. In tal caso si può avere un:

a) Atteggiamento remissivo: accettando la sconfitta e non facendo nulla per recuperare il risultato
b) Atteggiamento proattivo: attivarsi per pareggiare la partita entro il 90° minuto, e avere l’opportunità di allungare il match (di ben 4 anni) e vincerlo ai supplementari o ai calci di rigore.

Grazie a un utilizzo opportuno dei certificati si possono spostare in avanti le minus, operando «free tax» negli anni successivi fino allo svuotamento dello zainetto fiscale. Prima di fare questa operazione è bene verificare come tratta fiscalmente il proprio intermediario i premi generati dai certificati. La maggior parte degli intermediari prevede una compensazione immediata delle plusvalenze generate dalle cedole (modalità certamente più favorevole per l’investitore) mentre altri prevedono una compensazione a chiusura delle posizioni.

I certificati con Maxi cedola

Sono prodotti di investimento che staccano un maxi premio iniziale a pochi mesi dopo l’emissione del certificate. La particolarità di questa tipologia di certificate è che la Maxi cedola può essere incondizionata o condizionata al verificarsi di determinate condizioni, solitamente facilmente raggiungibili perchè programmata a pochi mesi dall’emissione; ciò rende più plausibile che i sottostanti non si discostino eccessivamente dal prezzo di riferimento iniziale.

Dopo lo stacco della maxi cedola, il certificate prosegue la sua vita, solitamente passando a premi periodici se nelle date di osservazione. Naturalmente nei giorni successivi allo stacco della Maxi cedola il certificate tenderà a deprezzarsi in maniera proporzionale.

Il vantaggio che si può ottenere in termini di ottimizzazione fiscale è che, se si opera con un intermediario che prevede una compensazione immediata delle plusvalenze generate dalle cedole, è che il reddito generato può essere subito compensato con le minus. Se si ha ad esempio una minus di 3000€ in scadenza il 31.12.2023e si investono 20.000€ su un certificato con una maxi cedola del 15%, si potrà svuotare con un colpo solo lo zainetto fiscale scongiurando l’ipotesi di perderle.

E’ bene fare questa operazione con largo anticipo evitando di ridursi alle ultime settimane per agire, quando la quantità dei certificati con queste peculiarità è minore e i prezzi tendenzialmente più cari.

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