Investitori confusi tra alti e bassi, il 2023 inizierà nell’incertezza

 | 22.12.2022 07:53

Sono appena rientrato da un breve periodo di vacanza, e ricordo come se fosse ieri quello stesso periodo del 2021, dove tuttavia l’umore sui mercati era totalmente differente.

Infatti, venivamo da circa 1 anno e mezzo di salita, avevamo le memestocks e le cripto rush, e chiunque pensava di poter fare soldi investendo nei mercati. Poi il 2022, con il primo giorno di borsa in scia al 2021 e tutti convinti che avremmo avuto un altro anno di baldoria, e da lì l’inizio della fine, ovvero il Bear Market.

Morale per terra, perdite anche del 30-40% in alcuni portafogli, con i vincitori degli anni precedenti (Cripto e titoli Growth) a perdere anche il 70-80% su singoli titoli…

Poi in febbraio il conflitto in Ucraina a gettare benzina sul fuoco, e l’inflazione che rialza la testa, mandando nel panico le Banche Centrali che iniziano un rialzo tassi (soprattutto la Federal Resevre) senza precedenti, ho dimenticato qualcosa?

Trimestrali che iniziamo a pesare nei listini, con le Big Tech non più tanto “big” (perdite anche del 20-25% post rilascio trimestrali, vedi Netflix (NASDAQ:NFLX) e Meta) e con molte certezze riviste profondamente dopo ben un anno (ad oggi) di Bear Market.

Ecco perchè il 2023 inizia con la diffidenza (arroganza era invece la parola dell’inizio 2022), eppure come sempre, tanti si professano investitori ma tali non sono…

Infatti essere investitore significa concentrarsi su ciò che realmente si può controllare, e soprattutto significa sapere che anni come il 2022 sono parte integrale della natura intrinseca stessa dei mercati.

Certo, tutto ciò presuppone di avere pazienza e costanza (direi anche lungimiranza) ma quanti sono disposti a pagare il prezzo dell’attesa? Pochi, quelli che alla lunga poi ottengono risultati…

Qui sotto ho messo un’immagine molto rappresentativa di mercati ed economia…Spesso ripeto che i mercati azionari sono un indicatore anticipatore, statisticamente di 6-7 mesi, rispetto all’economia. Eppure molti ancora si stupiscono di vedere mercati in crescita in periodi di recessione e viceversa…