La BCE manderà l'euro sotto 1,13? Intanto a Washington la battaglia prosegue

 | 23.01.2019 22:59

Rassegna giornaliera sul mercato forex 23.01.2019

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Le prossime 24 ore potrebbero essere piuttosto interessanti per il mercato forex, mentre gli investitori si concentrano sull’annuncio di politica monetaria della Banca Centrale Europea e le votazioni al Senato americano che potrebbero mettere fine allo shutdown del governo. La giornata inizia con il vertice della BCE alle 7:45AM ET / 12:45 GMT e prosegue con il voto del Senato intorno alle 2:30pm ET / 19:30 GMT.

Per la prima volta dopo quasi 2 settimane, l’euro è salito contro il dollaro USA, ma il rialzo ha più il sapore di uno short covering che dell’ottimismo per la BCE. Infatti, la gran parte delle dichiarazioni giunte dai policymaker dalla zona euro nelle ultime settimane parlavano di un rallentamento della crescita nell’area dell’euro, con annessi rischi di ribassi. Ci aspettiamo che anche il Presidente della BCE Mario Draghi farà lo stesso nella sua conferenza stampa perché non solo l’economia ha perso slancio, ma la possibilità di una Brexit disorganizzata resta una seria minaccia per la crescita dell’area dell’euro. La settimana scorsa ha dichiarato che i recenti sviluppi economici sono più deboli del previsto e che permangono i rischi globali, dunque è necessario uno stimolo importante in quanto il rallentamento potrebbe durare più del previsto.

La tabella seguente mostra in Germania dei rialzi nell’attività del mercato del lavoro e nella spesa, ma l’inflazione è in calo e l’attività manifatturiera e quella delle imprese si sta indebolendo. Sicuramente il tono della conferenza stampa di Draghi sarà piuttosto contenuto visti i timori espressi per l’incertezza che sottolineano la necessità di uno stimolo e distruggono le aspettative di un aumento dei tassi. Se la banca centrale dovesse rivedere al ribasso le previsioni di crescita o di inflazione e Draghi dovesse concentrarsi su una crescita più debole, potremmo vedere il cambio EUR/USD scendere facilmente a 1,12. Se cercherà di bilanciare le previsioni caute con l’ottimismo (perché i dati sulla spesa e sul mercato del lavoro sono migliori), il cambio EUR/USD potrebbe toccare 1,1450.