La compensazione delle minusvalenze

 | 01.07.2019 10:03

Date a Cesare ciò che è di Cesare, ma non di più. A gestire le minusvalenze fiscale ci si riduce sempre all’ultima parte dell’anno, quando forse è ormai troppo tardi. Vediamo insieme cosa sono le minusvalenze fiscali e guardiamo una strategia per compensarle. Il certificates maxicedola con Isin IT0006744897 di Natixis, sottostante Fca (MI:FCHA) e Peugeot. Maxicedola dell’11% se l’Eurostoxx50 non crolla del 30% in meno di un mese.

Date a Cesare ciò che è di Cesare, ma non di più. A gestire le minusvalenze fiscale ci si riduce sempre all’ultima parte dell’anno, quando forse è ormai troppo tardi, rischiando di farne scadere qualcuna. Iniziare a parlarne oggi significa mettere in pratica una pianificazioni di investimenti che ci permette di non pagare più tasse del dovuto. Oggi cercheremo di capire bene cosa sono le minusvalenze e proporremo una strategia per cercare di non farle scadere.

Facciamo un passo indietro e spieghiamo di cosa stiamo parlando per comprendere al meglio possibili soluzioni.

Le minusvalenze sono le perdite realizzate quando il controvalore della vendita di uno strumento finanziario è inferiore all’acquisto, (insomma un investimento andato male). Per questo le minusvalenze si verificano solo al momento della chiusura di operazioni.
Ora cosa accade. Il fisco italiano, così come avviene in molti altri Paesi europei, applica alle plusvalenze un’aliquota fiscale del 26%, mentre le minusvalenze originano un credito fiscale.
Per capire meglio la ragione di questa regola, basti pensare a un investitore che ha registrato solo minusvalenze, lo Stato non può dare all’investitore il 26% di quello che ha perso, crea dunque un credito fiscale (o zainetto fiscale) che potrà essere compensato con future plusvalenze.

Per quanto tempo vale questo credito fiscale ? Quattro anni, dopo scade, non smentendo il detto il tempo è denaro.
In pratica significa che l’investitore, che ha subito una perdita, ha tempo quattro anni per compensarla con una plusvalenza dello stesso importo e su questa non pagare alcuna tassa.
C’è come sempre un però: le minusvalenze possono essere generate attraverso tutti gli strumenti finanziari, al contrario, possono essere compensate solo con gli strumenti che producono “redditi diversi”.

Secondo quanto stabilito dall’Annuario dell’Agenzia delle Entrate sono da considerarsi redditi diversi quei redditi derivanti da rapporti attraverso cui possono essere realizzati differenziali positivi e negativi in dipendenza di un evento incerto.

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