La crisi incombente del debito: cosa vuol dire per l’economia e i mercati

 | 16.05.2023 11:03

Sembra proprio che ogni due anni al mondo assista con apprensione al gioco del presidente degli Stati Uniti e dei leader del Congresso sul limite del debito nazionale. Se non si riesce a innalzare il cosiddetto tetto, il Tesoro degli Stati Uniti rischia di rimanere senza liquidità e il Paese potrebbe andare in default sul proprio debito.

Questo comporterebbe una serie di eventi potenzialmente “catastrofici”, secondo un nuovo rapporto distopico di Moody’s Analytics. Le agenzie di rating del credito declasserebbero immediatamente il debito del Tesoro, seguito da istituzioni finanziarie statunitensi, società non finanziarie, comuni e altro ancora.

Nella peggiore delle ipotesi delineata da Moody’s, la recessione economica innescata da un default degli Stati Uniti rivaleggerebbe con quella della crisi finanziaria globale. Si potrebbero perdere fino a 7,8 milioni di posti di lavoro e le azioni potrebbero crollare di quasi un quinto, cancellando 10.000 miliardi di dollari di debito delle famiglie statunitensi. Il contagio si estenderebbe ai mercati globali.

Ma ho già detto che il Presidente Joe Biden e il Presidente della Camera Kevin McCarthy hanno tempo fino all’8 giugno, praticamente meno di un mese, per trovare un terreno comune? Secondo le stime di Moody’s, se non si compiono progressi, le casse del Tesoro si prosciugheranno.