La debolezza del dato sull’inflazione UE fa scendere l’EUR/USD

 | 30.09.2014 17:06

h2 Forex News and Events

Oggi i mercati valutari sono interessati da una marcata volatilità, perché l’IPC dell’Eurozona è risultato più debole del previsto. I mercati azionari sono ancora deboli ma non c’è ancora niente, per il momento, che lasci presagire una correzione vera e propria. A Hong Kong, la borsa ha perso un altro 1,28%, mentre i dimostranti sono scesi in strada, interrompendo l’attività delle imprese nel breve termine, e gli investitori attendono ora la reazione di Pechino. Nella notte è stato diffuso il PMI cinese elaborato da HSBC riferito a settembre, che si è attestato a 50,2 punti, meno delle stime preliminari e dei previsti 50,5 punti. Poiché nei prossimi giorni non ci sono eventi rischiosi in programma, l’attenzione torna a essere puntata sui fondamentali e sui dati in uscita. Per un po’ le valute ad alto rendimento sono riuscite ad apprezzarsi contro l’USD, ma all’avvio della seduta europea avevano già perso i guadagni. L’oro è crollato a 1.210,50 USD e l’USD/CHF ha compiuto un rally fino a 0,9573. In Svizzera l’indicatore predittivo KOF dovrebbe mostrare un calo marginale, da 99,5 a 99,4 punti, perché i venti contrari in Europa hanno un impatto negativo sull’economia rossocrociata. Nel breve termine, il rafforzamento del CHF contro l’EUR e l’indebolimento contro l’USD dovrebbero proseguire indisturbati.

Il tasso di disoccupazione dell’Eurozona è rimasto stabile all’11,5%, mentre la stima flash riferita all’HICP è scesa allo 0,3% a/a rispetto allo 0,3% previsto a settembre (il dato core è sceso allo 0,7% dallo 0,9%). L’EUR/USD è stato venduto rapidamente in scia ai segnali della tendenza al ribasso dell’inflazione. L’EUR/USD, in calo di quasi un decimale, è passato da 1,2680 a 1,2590. I risultati netti continueranno a esercitare pressioni sull’euro, perché si rafforzano le speculazioni su un vero e proprio allentamento quantitativo (QE) dalla BCE. Draghi (BCE) temporeggerà per vedere i risultati dell’AQR (revisione della qualità degli attivi), l’esito della TLTRO di dicembre ed eventuali effetti evidenti dei programmi ABS/CB. Tuttavia, visti i rapporti sulla tiepida accoglienza dell’operazione di ottobre, non ci aspettiamo grandi aiuti dalle banche. Alla riunione della BCE di giovedì dovrebbero essere diffusi dettagli sui programmi ABS e di acquisto di bond coperti (CB).

Passando ad altri dati, l’indicatore predittivo svizzero KoF è salito leggermente, attestandosi a 99,1 punti rispetto ai 99 previsti. Si tratta di un incremento inaspettato, visti i venti contrari per la crescita in Europa e altrove. Nel Regno Unito, il dato sul PIL riferito al secondo trimestre ha superato le attese, attestandosi allo 0,9% rispetto allo 0,8% previsto; la crescita su base annua, pari al 3,2%, ha confermato le previsioni. Durante la seduta USA, le rotazioni sul mercato azionario potrebbero danneggiare la reazione al dato sulla fiducia dei consumatori di settembre, che dovrebbe attestarsi a 92,5 punti. In vista della riunione della BCE di giovedì e sulla base delle nostre previsioni per le buste paga non agricole (NFP), che dovrebbero superare le 220K unità, non prevediamo un’inversione del diffuso rally dell’USD.

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