La Fed sorprende i mercati

 | 23.05.2016 10:48

Molti esponenti del FOMC stanno valutando un rialzo dei tassi a Giugno: ciò è quanto emerso dai verbali del meeting della Fed di Aprile. EUR/USD ha reagito tornando in area 1.1220, è l'atteggiamento della Fed appare sorprendente dato che i mercati sembravano escludere un intervento a Giugno. La probabilità di un rialzo dei tassi il prossimo mese è salita dal 4% al 32%.

I rendimenti del Tesoro di breve termine sono aumentati fino a raggiungere il massimo da 2 mesi a 0.89%. I mercati azionari invece si sono stabilizzati, data la minaccia di una possibile fine della liquidità a basso costo.

Nonostante ciò, dobbiamo ricordare che un rialzo dei tassi sarà possibile solo nel caso di dati economici molto positivi. Gli investitori si stanno quindi concentrando su ogni indicatore economico.

La spesa per consumi recentemente ha mostrato una certa debolezza, e continuerà ad essere sotto osservazione durante le prossime settimane.

Crediamo che i mercati stiano sovrastimando un'azione dalla Fed a Giugno, e il dollaro potrebbe quindi essere soggetto a nuove vendite prima del meeting FOMC di Giugno.

Ripresa delle vendite al dettaglio

Dopo il rilascio delle minute, si torna ad osservare da vicino l'economia americana. Finora, il rallentamento economico globale e il collasso del petrolio sono stati individuati come i principali fattori a ritardare il rialzo dei tassi della Fed ben più che il reale stato dell'economia americana. Ora è tempo di decidere se gli indicatori economici sono abbastanza supportivi da portare ad un'azione già durante l'estate.

Lo scorso Venerdì è stato pubblicato il dato sulle vendite di abitazioni esistenti, superando le aspettative e toccando i 5.45 milioni di dollari. Durante i mesi precedenti il dato è stato spesso contrastante, ma ora il trend sembra aver preso forza. Dopo i 5.33 milioni del mese precedente, l'aspettativa del mercato era intorno ai 5.40 milioni. Data l'impossibilità di un rialzo dei tassi nel mese di Aprile, è probabile che le vendite siano aumentate sia a causa del calo degli oneri dei mutui che dell'aumento dei prezzi immobiliari.

Dal nostro punto di vista, lo stato di salute dell'economia americana appare sopravvalutato, soprattutto in riferimento al mercato del lavoro che mostra una disoccupazione molto bassa e NFP soddisfacenti.

Crediamo però che lo sviluppo di posti di lavoro riguardi particolarmente gli impieghi part-time, e ciò alla lunga produce debolezza.

Una certa pressione in vendita potrebbe presto comparire sul mercato immobiliare. Il recente rimbalzo delle nuove vendite di abitazioni, e delle vendite di abitazioni esistenti, è dovuto principalmente alla diversificazione di investimento da parte delle istituzioni.

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La proprietà di immobili da parte dei cittadini americani continua a scendere, ora intorno al 63.70% (dal 66% di Giugno).