La fiscalità negli investimenti, come usarla per guadagnare di più

 | 25.03.2022 08:48

Spesso troppo sottovalutata, la fiscalità negli investimenti è un fattore molto importante e spesso decisivo nei risultati di un investitore, vediamo come funziona…

2 Tipologie di redditi

Dobbiamo innanzitutto sapere, che in Italia, distinguiamo la tipologia di redditi derivanti dai nostri investimenti, in 2 categorie:

  1. Redditi di capitale
  2. Redditi diversi

Fanno parte della prima categoria, tutti i dividendi delle azioni, le cedole delle obbligazioni, i proventi di fondi ed ETF.

Fanno parte della seconda categoria, le cedole dei certificati, i guadagni sulle compravendite di qualsiasi strumento (ad esempio quando compro un’azione a 10 Euro e la rivendo a 15, quei “5” sono redditi diversi). Anche le perdite su un qualsiasi investimento, laddove si verificassero, rientrano nella categoria dei redditi diversi.

Tutte e due le tipologie di guadagni, sono tassati al 26%, ad eccezione dei guadagni su titoli di Stato, enti sovranazionali o assimilati che sono tassati al 12.5%.

Ad esempio se compro un BTP investendo 10.000 Euro, e lo rivendo ad 11.000 Euro, pagherò di tasse il 12.5% di 1.000 Euro (125 Euro). Se invece compro un’azione investendo 10.000 Euro, e la rivendo a 11.000 Euro, pagherò di tasse il 26% di 1.000 Euro (260 Euro).

E’ importante conoscere questa distinzione perché in Italia, mentre i redditi di CAPITALE sono tassati e basta, i redditi DIVERSI, possono essere compensati tra di loro.

Perciò questa compensazione (a breve farò un esempio pratico) ci permette di fare due cose:

  1. Recuperare eventuali perdite pregresse
  2. Ridurre l’impatto della tassazione e quindi migliorare le performance

Andiamo a vedere un esempio pratico…

Portafoglio “A”: capitale iniziale 20.000 Euro

  • Acquisto 10.000 Euro di ETF il 1 gennaio
  • Acquisto 10.000 Euro di Fondi il 1 gennaio
  • Vendo gli ETF a 9.000 Euro il 1 marzo (perdita 1.000 Euro)
  • Incasso un provento del fondo di 100 Euro
  • Vendo i fondi a 11.000 Euro il 1 marzo (guadagno 1.000 Euro)

Portafoglio “B”: ”: capitale iniziale 20.000 Euro

  • Acquisto 10.000 Euro di ETF il 1 gennaio
  • Acquisto 5.000 Euro di un certificato il 1 Gennaio
  • Acquisto 5.000 Euro di azioni il 1 gennaio
  • Vendo gli ETF a 9.000 Euro il 1 marzo (perdita 1.000 Euro)
  • Incasso 100 Euro di cedola dal certificato
  • Vendo il certificato a 5.500 Euro (500 Euro di guadagno)
  • Vendo le azioni a 5.500 Euro (500 Euro di guadagno)

Andiamo a vedere il risultato finale…

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In entrambi i casi, abbiamo una perdita di 1.000 Euro (sugli ETF), l’incasso di una cedola da 100 Euro (sui fondi nel portafoglio “A”, sui certificati nel portafoglio “B”), ed un guadagno di 1.000 Euro (sui fondi nel portafoglio “A”, sulle azioni + certificato nel portafoglio “B”).

Risultato Finale portafoglio “A”

  • Perdita: 1.000 Euro su ETF
  • Cedola netta fondi: 100 Euro lordi è 74 Euro netti (tax 26%, non posso compensare, reddito di capitale)
  • Guadagno fondi: 1000 Euro lordi è 740 Euro netti (tax 26%, non posso compensare, reddito di capitale)
  • Risultato totale = -1.000 +74+740 = -186 Euro (-0.93%)
  • Zainetto fiscale residuo: 1.000 Euro

 Risultato Finale portafoglio “B”

  • Perdita: 1.000 Euro su ETF
  • Cedola netta certificato: 100 Euro lordi è 100 Euro netti (tax 26%, ma posso compensare, reddito diverso, restano 900 euro di perdite compensabili)
  • Guadagno certificati: 500 Euro lordi è 500 Euro netti (tax 26%, ma posso compensare, reddito diverso, restano 400 euro di perdite compensabili)
  • Guadagno azioni: 500 Euro lordi è 474 Euro netti (tax 26% su 500-400 che sono le perdite ancora utilizzabili, posso compensare, reddito diverso, ho utilizzato tutte le perdite)
  • Risultato totale = -1.000 +100+500+474 = +74 Euro (+0.37%)
  • Zainetto fiscale residuo: 0

Capite bene come la scelta degli strumenti permetta quindi di avere i 2 benefici che ho scritto sopra, ovvero:

  1. Più rendimento (da una perdita di 0.93% passo ad un guadagno dello 0.37%)
  2. Recupero perdite (nel primo caso nulla, nel secondo tutte)

Conclusioni

Ecco quindi perché la fiscalità è un’arma fondamentale per i nostri portafogli, ed ecco perché un ix di strumenti non solo è utile in tema diversificazione, ma pure fiscale. Concludo dicendo che le perdite maturate quando vendiamo, sono compensabili entro 4 anni.

Alla prossima!

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