La nuova ottava si apre all’insegna delle vendite per la major USD/JPY

 | 03.08.2020 11:00


Il mese di agosto si apre all’insegna delle vendite per la major USD/JPY che vede protagonista in campo il green back contro la valuta nipponica. Prima di analizzare l’aspetto tecnico – grafico della coppia in oggetto, iniziamo l’analisi dal contesto macro economico, che potrebbe influenzare le due valute durante le prossime sessioni di trading.

Per quanto riguarda il paese del Sol Levante, l'indagine sul Pmi manifatturiero a cura di Jibun si attesta nella lettura finale di luglio a 45,2 da 42,6 della stima flash. Il risultato indica ancora chiaramente un settore in recessione ma a ritmo inferiore. Mentre per quanto riguarda gli Stati Uniti, da seguire con estrema cautela i prossimi sviluppi che giungeranno nei prossimi giorni in merito al nuovo piano di intervento di aiuti economici, dove nonostante il momento di stand-by dettato dal capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows, secondo il quale difficilmente si raggiungerà un accordo in tempi brevi, un nuovo stimolo potrebbe portare una ventata di ottimismo. Nel frattempo, gli ultimi dati relativi al Covid-19 non risultano confortanti; il virus continua ad avanzare a ritmo in accelerazione, ieri i casi sono stati di 47mila, con un totale di contagiati che al momento ha quasi raggiunto i 4 milioni e 700 mila casi.

Da tali spunti macro economici, si evince che al momento la settimana è iniziata in fase di apprezzamento per la valuta nipponica, mentre il dollaro americano resta ancora sotto pressione appesantito non solo dall’aumento dei casi di Covid-19, ma anche da nuove restrizioni da parte dell’amministrazione Trump nei confronti di alcune società cinesi, ed in particolare contro TikTok, il social cinese, a cui lo stesso presidente americano ha chiesto alla Microsoft (NASDAQ:MSFT) di acquistarlo affinché possa essere usato negli USA.

In ottica settimanale le quotazioni della major, al momento sono situate al di sotto un importante livello settimanale a 105.90 nella parte superiore di un’area di demand testata per ben tre volte (aree grige) a partire dal 2017; il movimento ribassista potrebbe essere più incisivo in caso di break out del livello 104,60 che delimita la zona di demand, con possibili affondi nelle prossime settimane fino alla successiva zona di demand tra 101.20 e 100.00.