La “recessione più attesa di sempre” è ancora all’orizzonte?

 | 27.09.2023 09:41

Alla fine dello scorso anno e fino all’inizio del 2023, tutti erano convinti dell’inevitabilità di una recessione negli Stati Uniti nel prossimo futuro. Un titolo di Bloomberg ha catturato lo zeitgeist all’alba del nuovo anno: “La recessione più attesa di sempre”. Ma mentre settembre volge al termine, l’attuale previsione a breve termine del ciclo economico continua a indicare un rischio basso, mentre l’economia procede lentamente.

A dire il vero, c’è sempre un’altra recessione all’orizzonte. L’incertezza dipende sempre da due elementi: la tempistica e la profondità. La buona notizia è che una serie di tecniche analitiche hanno ridotto un po’ di mistero sul primo aspetto in termini di previsioni attuali e per il futuro molto prossimo. Su questo fronte, è ancora possibile stimare un basso livello di rischio di recessione. Ci sono nuove nubi all’orizzonte oltre un mese o poco più, ma è prematuro dire con certezza se si tratta di un rumore o di un segnale.

Iniziamo con lo scenario attuale. Innanzitutto, sembra sempre più probabile che l’imminente rapporto del terzo trimestre sul PIL per gli Stati Uniti registrerà un aumento moderato, se non un’accelerazione rispetto all’aumento del 2,1% del secondo trimestre. Come abbiamo già scritto la scorsa settimana, le recenti previsioni di diverse fonti indicano una previsione mediana di crescita superiore al 3% per il PIL del terzo trimestre.

L’attività economica di agosto ha subito un rallentamento, secondo il profilo dei dati concreti dell’indice di attività nazionale della Fed di Chicago. Ma l’espansione, sebbene si sia attenuata il mese scorso a un ritmo modesto e inferiore al trend, non è ancora vicina alle condizioni di recessione, secondo questo parametro di riferimento del ciclo economico.

Nel frattempo, l’indice economico settimanale della Fed di New York è salito al livello più alto dell’anno, sulla base dei dati fino al 16 settembre. La forza relativa suggerisce che il profilo più debole di agosto è sulla buona strada per stabilizzarsi e possibilmente rimbalzare questo mese.

Anche la pubblicazione di questa settimana del Business Cycle Risk Report statunitense traccia un quadro relativamente positivo dell’attività economica nel mese di agosto. L’Economic Trend Index (ETI) e l’Economic Momentum Index (EMI) sono al di sopra dei rispettivi punti di svolta che indicano una recessione definita dall’NBER rispettivamente 50% e 0%, come mostrato nel grafico seguente.