La riscossa delle ex-banche popolari? Pronti a comprare Bpm

 | 11.02.2019 14:16


Nel listino italiano si mettono in luce le banche. La Vigilanza della BCE ha comunicato nelle ultime ore le soglie minime del Common Equity Tier 1: nella maggior parte dei casi, le indicazioni sono in linea con quelle giunte un anno fa.

Il BTP si apprezza, dopo una settimana di vendite pesanti, il rendimento scende a 2,89%, da 2,96% di venerdì. Lo spread si porta a 278 punti base. Sembra che il ridimensionamento dei 5 stelle alle elezioni in Abruzzo stemperi un po’ le tensioni sul sistema Italia.

Le ex banche popolari sono le più euforiche quest’oggi: Banco Bpm (MI:BAMI) +7,15% a 1,85 euro, Bper Banca (MI:EMII) +5,35 a 3,45 euro, Ubi Banca (MI:UBI) +3,8% a 2,21 euro. Sono però anche le più penalizzate dal downtrend in corso dallo scorso maggio (-33% Bper, -38% Banco Bpm (MI:PMII), -50% Ubi), e quelle che esprimono valori fondamentali più a sconto (circa un terzo del valore tangibile di libro). Ovviamente sono quelle più legate al mercato italiano e più penalizzate dall’andamento dello spread.

Tutte e 3 hanno comunicato i conti la scorsa settimana, innescando ampie variazioni su Ubi (-4,3%) e su Bper banca (+8,8%).

Pochi effetti invece sulle valutazioni fondamentali dei titoli da parte dei principali uffici studi. Ecco cosa esprime il consenso medio pubblicato da Bloomberg: target a 2,49 euro per Banco Bpm, target a 4,36 euro Bper Banca e target a 2,94 euro per Ubi Banca. Rimane un ampio upside per tutte e 3…

Da inizio anno, Banca Bpm è ancora negativa (-7%), ma meno di Ubi Banca a -13%. Bper Banca, con il balzo odierno, è andata in positivo a +2%. Come confronto, l'indice bancario europeo Eurostoxx Bank fa +3%.

L’Analisi Tecnica su Banco Bpm

Graficamente, dai top 2007 il prezzo rettificato (top assoluti in area 97 euro) si è quasi "azzerato".

La fascia di prezzo tra 1,75 euro, minimo assoluto segnato nel 2016 e 1,52 euro, minimo assoluto toccato lo scorso ottobre, rappresenta un sostegno di strutturale importanza.

Per noi rimane zona d'acquisto per le strategie di portafoglio, in attesa di segnali di riequilibrio di medio periodo che si avrebbero sopra 2,3 euro.