La stagione delle trimestrali entra nel vivo: possibile volatilità per questi 2 titoli di consumo

 | 17.04.2024 13:42

  • I dati IPC di marzo non sono stati quello che i tori volevano vedere, proprio mentre emergono dei timori per la spesa delle famiglie
  • Questa settimana, parleremo di un paio di compagnie di beni di consumo, una nel settore dei beni di prima necessità e l’altra dei beni discrezionali, con date di pubblicazione dei risultati del Q1 in controtendenza
  • Entrambe le compagnie terranno le riunioni degli azionisti il mese prossimo, il che potrebbe contribuire alla volatilità
  • La stagione delle trimestrali del Q1 è entrata nel vivo. Abbiamo già visto risultati misti da importanti compagnie nel settore finanziario e aumentano i timori per le condizioni macro altrove. Non solo il report IPC di marzo è stato alto, ma la Fed di Philadelphia ha riportato la scorsa settimana che i tassi di insolvenza delle carte di credito negli USA sono arrivati a un nuovo massimo nel Q4 2023. La buona notizia è che gli stipendi stanno tenendo il passo con l’aumento del costo della vita.

    È il momento dell’anno ideale se vi piace approfondire le condizioni economiche e capire come si traducono nei risultati delle imprese. Sono ormai passati tre mesi e CEO e CIO hanno ormai un’idea di come sta andando il 2024. I commenti dei dirigenti nelle prossime settimane potrebbero offrire preziose informazioni sulle stime sui risultati fino alla fine dell’anno. Abbiamo già sentito i commenti prudenti di compagnie come Nike (NYSE:NKE) e Lululemon (NASDAQ:LULU).

    È importante controllare anche le date delle trimestrali rispetto alla norma storica. Sebbene ci sia una miriade di ragioni per cui una compagnia rinvia o anticipa la data delle trimestrali, le nostre ricerche mostrano che queste anomalie possono influenzare i prezzi delle azioni.

    Ostacoli fondamentali

    Questa settimana, ci concentreremo su due compagnie di beni di consumo, una del settore difensivo dei beni di prima necessità, e l’altra del settore più rischioso dei beni discrezionali. I due settori sono influenzati dalle tendenze macro sul fronte della spesa e sono considerati bearish da alcuni analisti in quanto si trovano nel fuoco incrociato dei farmaci contro l’obesità e per la perdita di peso.

    Sono passati più di 8 mesi da quando le azioni di Eli Lilly (NYSE:LLY) e Novo Nordisk (NYSE:NVO) sono schizzate dopo che la prima ha riportato forti risultati per il Q2 2023 e ha alzato le stime sull’intero anno fiscale. Da allora, le azioni di Coca-Cola (NYSE:KO) e The Wendy’s Co (NASDAQ:WEN) sono in rosso, con una performance decisamente inferiore all’indice S&P 500®. Entrambe le compagnie hanno date dei risultati insolite rispetto alla loro norma per il Q1.

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    Coca-Cola: data risultati in ritardo

    Coca-Cola solitamente pubblica i risultati del primo trimestre il 22 aprile, in base ai dati di Wall Street Horizon. Il 28 marzo, il produttore di bibite con sede ad Atlanta, che vanta una market cap da 257 miliardi di dollari, ha confermato che li pubblicherà martedì 30 aprile prima dell’apertura dei mercati, con una conference call subito dopo. Il DateBreaks Factor risultante è -2, che indica una data di pubblicazione statisticamente più in ritardo del solito.

    È importante ricordare che Coca-Cola terrà la riunione annuale degli azionisti il giorno dopo. Non si sa la data dei risultati indichi che ci saranno notizie insolite da comunicare, ma a prescindere il titolo potrebbe vedere un’elevata volatilità a fine mese a causa della concomitanza di questi eventi. Il titolo KO vede una bassa percentuale di volatilità implicita del 16%, mentre i dati di Option Research & Technology Services (ORATS) mostrano un movimento implicito del prezzo di appena il 2,0% al 10 aprile 2024.

    Coke ha battuto le stime sugli utili degli analisti in ognuno degli ultimi 12 report, secondo ORATS. A febbraio, il dividendo trimestrale è stato aumentato da 0,46 a 0,485 dollari per azione. Quindi, sebbene le innovazioni nel settore sanitario possano cambiare la domanda per le bibite zuccherate di KO, sembrano esserci alcuni venti di coda fondamentali ultimamente. Gli investitori ne sapranno di più dopo i risultati del Q1 e la riunione degli azionisti.

    Storico del prezzo Coca-Cola su 3 anni: le azioni restano sotto il massimo di due anni fa