La strage di criptovalute è peggiorata a giugno; tutte le principali sono crollate

 | 02.07.2018 15:00

Il bagno di sangue sul mercato delle criptovalute è continuato a giugno, con quasi tutte le principali monete che hanno registrato selloff a doppia cifra, e gli investitori che speravano in una ripresa da un maggio infuocato sono rimasti fortemente delusi.

Sulle valute digitali ha pesato una serie di brutte notizie nelle ultime settimane, compresa quella della violazione della sicurezza sulla cripto-piazza sudcoreana Bithumb, una delle principali piazze asiatiche.

Un ulteriore fattore ribassista dei prezzi è stato il report della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), secondo cui le monete digitali non possono essere scalate per funzionare come denaro.

Sebbene molti ritengano che la BRI si sia basata su informazioni vecchie e imperfette, secondo l’agenzia, un’organizzazione con sede in Svizzera comporta da 60 banche centrali mondiali, le criptovalute non avranno la scalabilità necessaria per diventare un oggetto di scambio in un’economia globale.

E poi c’è la recente ricerca dell’Università del Texas da cui è emerso che il prezzo del Bitcoin è stato manipolato per anni, un qualcosa che si sospettava da tempo. In effetti, il prezzo del Bitcoin, la principale valuta virtuale mondiale per capitalizzazione di mercato, è crollato di quasi il 15% il mese scorso ai livelli registrati l’ultima volta a febbraio. Il Bitcoin segna un tonfo del 55% rispetto all’inizio dell’anno, mentre i regolatori in tutto il mondo hanno dato il via a controlli su un settore inizialmente scelto da chi era insoddisfatto del controllo di banche e governi sulla politica monetaria.