L’anno del Coniglio

 | 23.01.2023 09:16

 

Dopo un inizio d'anno positivo per i mercati, in parte guidato da un miglioramento dell'inflazione, la scorsa settimana il sentimento degli investitori è apparso più contrastante. I mercati azionari sono diventati negativi a metà settimana dopo che i dati economici statunitensi hanno evidenziato un indebolimento del settore manifatturiero e dei consumatori. Inoltre, l'incognita sul tema del “debt ceiling” statunitense e i risultati contrastanti degli utili hanno pesato sull’umore dei mercati.


Il risultato è una chiusura settimanale in negativo per le principali Piazze finanziarie, con il Nasdaq e i listini orientali ad offrire rifugi per gli investitori.

Con circa l’11% delle società dell'S&P 500 che hanno pubblicato i propri conti, il risultato appare ancora contrastante. Di tali 55 società, il 67% ha riportato utili superiori alle attese, un dato inferiore alla media decennale del 73%. Le aspettative restano per una crescita in negativo degli utili per il trimestre del 4% su base annua, la quale rappresenterebbe il primo calo degli utili dal terzo trimestre 2020.  Finora il principale protagonista della stagione è stato il settore finanziario, con ben 25 titoli che hanno alzato i propri veli.  Se da un lato si è assistito alla tenuta delle tendenze di spesa dei consumatori, dall'altro le banche si preparano a un futuro rallentamento, rivedendo al rialzo le riserve per potenziali inadempienze sui prestiti. Sul fronte del big tech, la prima azienda che nella scorsa settimana ha riportato i propri dati è stata Netflix (NASDAQ:NFLX) la quale, sebbene abbia disatteso le aspettative sugli utili, è stata premiata dalla crescita, oltre le attese, dei suoi abbonati. Dato, quest’ultimo, che ha sostenuto il titolo in borsa, portando beneficio all’intero settore tecnologico.   

Nel corso della settimana ben 93 società dello S&P500, pari a circa il 25% della capitalizzazione dell’indice, (tra cui 12 componenti del Dow Jones) offriranno al pubblico i propri risultati del quarto trimestre. Tra esse spiccano i grandi nomi quali Tesla (NASDAQ:TSLA), Microsoft (NASDAQ:MSFT), Visa, Mastercard, Intel (NASDAQ:INTC), IBM, General Electric (NYSE:GE), Comcast, Chevron Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) e Boeing (NYSE:BA).