Raffaele Costa | 17.06.2019 10:24
Si potrebbe avere l'idea che il comportamento delle borse mondiali, per forza di cose, sia dipendente da quella più importante in assoluto ovvero quella americana.
Non è sempre così.
In statistica esiste un indicatore che esprime il legame tra due variabili raccontando come una si comporta al variare dell'altra. Si tratta dell'indice di correlazione, un indice che oscilla tra -1 ed +1 dove valori prossimi allo zero indicano assenza di correlazione mentre i valori estremi indicano rispettivamente perfetta decorrelazione (r = -1) e perfetta correlazione (r = +1). Valori superiori a 0,75 (in valore assoluto) sono considerati statisticamente significativi nell'esprimere il fenomeno della dipendenza.
In questa analisi cerchiamo un riscontro nel caso del marcato azionario brasiliano. Oggi si presenta così:
Alla base del comportamento del mercato brasiliano troviamo caratteristiche proprie prettamente macroeconomiche che giustificano una simile attitudine.
Infatti si tratta di una economia emergente, ricca di risorse naturali, dove c'è ampio spazio di miglioramento in termini di riforme strutturali che quando implementate liberano ricchezza e nuovo potenziale ciò che finisce per essere prezzato infine nei valori di borsa. E' molto poco dipendente dalla domanda estera e poco dipendente dal dollaro americano il che rende le traiettorie di crescita più definibili e quindi "prezzabili" dagli operatori.
Osservando l'andamento più recente del'indice in confronto con quello americano si possono notare diverse fasi. Una sostanziale decorrelazione in occasione della prima parte del collasso dell'indice americano nel passato autunno che rappresenta la dimostrazione più lampante del concetto che vado esprimendo.
Ricordiamo infatti che lo scorso autunno era il tempo in cui, salve poche eccezioni rintracciabili nella parte a breve della curva dei tassi americani in valuta locale, qualunque asset class veniva giù e non c'era diversificazione classica che salvasse.
In un momento del genere il Brasile trovava, allegramente, la forza per andare per fatti suoi.
In seguito abbiamo osservato un andamento più correlato fino ad aprile ed incerto da li fino ad oggi.:
Oggi il mercato mostra una straordinaria forza come conseguenza delle rinnovate speranze legate all'azione del neo presidente Bolsonaro da cui ci si aspetta, con la collaborazione necessaria delle forze politiche minori, l'attuazione di una serie di importanti riforme. Prima fra tutte la agognata riforma pensionistica.
Sia sul grafico mensile che su quello settimanale si nota un importante movimento di consolidamento degli 89000 punti, livello che ha fatto da forte resistenza per mesi e che ora può offrire un solido sostegno alle quotazioni nel prossimo futuro.
Non ci sono al momento in cui scrivo sufficienti condizioni per abbozzare idee operative ma importante è avere il quadro chiaro ed attendere i prossimi sviluppi per immaginare un ingresso a mercato.
Magari farò un aggiornamento appena utile.
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