Le azioni probabilmente eviteranno l’effetto settembre

 | 07.09.2023 11:21

Negli investimenti, considerare tutti i fattori disponibili può fare la differenza tra una perdita e un profitto. L’effetto settembre è uno di quei fattori che si trovano nel rumore di fondo dei segnali di mercato. A volte la percezione gioca un ruolo nelle dinamiche di mercato, in quanto le aspettative si ripercuotono sulle azioni degli investitori. Che sia reale o meno, come si svolgerà questa volta il “mese per evitare le azioni”?

Cos’è l’effetto settembre?

Negli Stati Uniti l’anno fiscale termina il 30 settembre. Questo è il momento della preparazione dei bilanci del governo federale e di molte organizzazioni. In questo periodo, gli investitori ristrutturano le attività per bloccare le perdite fiscali e i profitti, il che può portare a liquidazioni azionarie. Non è quindi un caso che questo periodo coincida con l’effetto percepito di settembre, seguito poi dall’effetto di gennaio.

Trattandosi di anomalie di mercato, entrambi gli effetti si manifestano come flessioni senza cause apparenti e facilmente quantificabili. Non essendo né predittivo né coerente, l’effetto settembre è un altro vago segnale di una possibile sottoperformance degli asset.

Jeremy Siegel della Wharton School of Business Administration ha cercato di quantificare l’effetto settembre nel documento “September: A Month to Avoid Stocks”. Il professore di finanza ha concluso che Dow Jones industrial average è sceso in 63 mesi di settembre dal 1890 al 1994, per poi risalire in 41 mesi di settembre.

Tuttavia, non si può dire che sttembre sia il mese con le performance peggiori. Inoltre, negli ultimi decenni, l’effetto percepito sta ulteriormente diminuendo di consistenza. Tanto che lo stesso Siegel, nel podcast Behind the Markets di venerdì scorso, si è detto ottimista per questo settembre.

Fattori macro che sfidano le aspettative di settembre

Noto anche come il “mago di Wharton”, il professore in pensione ha citato diversi fattori per una prospettiva rialzista. Uno degli indicatori è la tenuta dei prezzi delle abitazioni, che sono certamente più resistenti del previsto.