Le Borse europee chiudono la seduta intorno alla parità

 | 04.08.2015 20:29

Quadro macro economico

Chiusura di seduta in sostanziale parità per le borse del vecchio continente. Il Ftse100 ha terminato a -0,03%, il Dax si è fermato a +0,11% e il Cac40 segna -0,16%. -1,02% per l’Ibex e rosso dell’1,22% per la piazza finanziaria greca che ha chiuso la seconda giornata di scambi dopo la pausa (-16,23% ieri) a 659,94 punti. Nel comparto finanziario parità per AXA (-0,14%), che nella prima metà dell’anno ha visto l’utile crescere del 2%, e -3,12% di Standard Life nonostante una crescita dell’utile operativo lordo del 6%. Sul listino tedesco spicca il -1,28% di BMW in scia del calo degli utili nel secondo trimestre e balzo per Continental (+5,72%) che ha incrementato l’outlook in vista del rafforzamento del mercato automobilistico europeo.

Piazza Affari ha chiuso in ribasso dell’1,025% appesantita dalle vendite sui titoli del comparto bancario. Vendite sui titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 2,24%, Montepaschi il 2,29%, Popolare dell’Emilia Romagna il 2,77%, Intesa SanPaolo il 2,6% e Unicredit (MILAN:CRDI) lo 0,99%. Deboli i titoli maggiormente legati alle sorti del petrolio, che nonostante il rialzo odierno prosegue nei pressi dei minimi annuali (Brent sotto 50 dollari al barile, livello più basso da gennaio): Eni ha lasciato sul parterre l'1%, mentre Saipem è arretrata dell'1,53%. Male STM (-2,46%) all’indomani dei deludenti conti della statunitense Microchip, che è un riferimento importante all'interno del settore dei semiconduttori. La debolezza dei risultati (eps a 0,69 dollari contro attese di 0,81 dollari) è legata soprattutto alla domanda asiatica. “Riteniamo che questo abbia implicazioni negative per il quarto trimestre di STM perchè Microchip anticipa i trend nella distribuzione visto che diffonde ricavi quando è effettiva la vendita al cliente finale”, hanno spiegato gli analisti di Equita nel report odierno.

Prima dell’apertura delle Borse europee, la Reserve Bank of Australia (Rba), ha lasciato invariati i tassi di riferimento al 2%, le aspettative erano in linea con le attese degli analisti. Nello statement di accompagnamento della decisione, l'istituto centrale ha omesso il riferimento alla necessità di un ulteriore indebolimento del dollaro australiano che era sempre stato presente nei meeting precedenti. Il governatore della Rba, Glenn Stevens, ha sottolineato come il tasso di cambio si stia "adeguando al calo significativo delle materie prime chiave". Sul fronte europeo, l’Eurostat ha comunicato oggi che i prezzi alla produzione sono scesi nella zona euro a giugno dello 0,1%. Il dato è conforme alle stime degli economisti. Su base annua l'indice dell'Eurostat è sceso a giugno del 2,2%. Si è trattato del ventitreesimo calo consecutivo. Nell'intera Unione Europea i prezzi alla produzione sono calati dello 0,1% su mese e del 2,7% su anno. In Gran Bretagna, l’indice dei direttori degli acquisti (Pmi, Purchasing Managers' Index) del settore delle costruzioni a luglio si è attestato a 57,1 punti, 1 in meno rispetto alla precedente rilevazione. Gli analisti avevano stimato un incremento a 58,6 punti. Negli Stati Uniti, il Dipartimento del Commercio ha comunicato oggi che gli ordinativi all'industria (Factory Orders) sono aumentati a giugno dell'1,8%. Il dato è conforme alle stime degli analisti. Il dato di maggio è stato rivisto al leggermente ribasso, da -1% a -1,1%. Escluso il settore dei trasporti gli ordinativi all'industria sono aumentati a giugno dello 0,5%. Gli ordinativi di beni durevoli sono cresciuti del 3,4% e quelli di beni non durevoli dello 0,4%. La Borsa di Atene continua a mantenersi al di sotto la parità, dopo la debacle di ieri, primo giorno di scambi dopo la chiusura forzata di cinque settimane. Nei primi scambi di seduta l'indice Ftse Athex cede circa il 5,50% a 190,78 punti, mentre l'indice Composite mostra una flessione di oltre 3,5 punti percentuali a 643,70 punti. Le banche proseguono la loro discesa libera: il titolo della National Bank of Greece mostra un crollo di quasi 30 punti percentuali.

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Quadro tecnico mercato valutario

Eur/Usd

La major tra la moneta unica e il dollaro americano, continua il suo percorso flat, con una seduta caratterizzata da movimenti ridotti all’asso e con una volatilità quasi inesistente, riuscendo a mantenersi sempre nei dintorni del livello stati 1,0967; tale livello svolge le veci di “ago della bilancia” tra le parti in causa del mercato, ovvero in corrispondenza della sua area possono partire, con la stessa percentuale di riuscita, sia correzioni rialziste che ribassiste. Inoltre, l’assenza di dati macro economici importanti, non ha contribuito a fornire alle quotazioni quel “quid” in più per riuscirsi a smuovere le acque. La vision, in un intervallo di tempo daily, più di lungo respiro, resta sempre con una impronta di stampo ribassista; quindi sulla falsa riga del movimento short di breve periodo, nell’ultimo fine settimana abbiamo inserito in macchina un pendente di vendita, il quale anche se on è stato ancora triggerato. resta tuttora valido. Di seguito i set up di ingresso a mercato. Sell limit: Entry point 1,1030; Stop Loss 1,1120; Target 1,0710.