Le Borse europee chiudono la settimana in territorio positivo.

 | 12.07.2015 19:21

Quadro macro economico

L’evoluzione positiva delle trattative tra Grecia e l’Unione Europea spinge i listini del vecchio continente. In attesa della riunione di domani dell'Eurogruppo, il presidente Jeroen Dijsselbloem ha valutato “esauriente” il nuovo piano presentato da Atene. A fronte di aiuti da circa 53 miliardi di euro, il piano elaborato dal governo di Alexis Tsipras prevede riforme per 13 miliardi di euro, più degli 8 miliardi messi sul piatto in precedenza e più dei 12 miliardi stimati ieri. Maggiore è anche la durata: il piano si snoda su un orizzonte temporale di tre anni e non più di due. I punti salienti della nuova proposta di Atene stanno nella rimodulazione dell'Iva e nella riforma delle pensioni. Il maggiore ottimismo ha fatto scendere lo spread in area 125 punti base. Dax, Cac40 e Ibex hanno tutti terminato l’ultima seduta della settimana con un rialzo di circa 3 punti percentuali: +2,9% per l’indice tedesco, +3,07% per quello francese e +3,08% della borsa di Madrid. Più indietro l’indice della City, il Ftse100, cresciuto dell’1,39%. Per quanto riguarda l’agenda macro, indicazioni migliori del previsto quelle arrivate dalla produzione industriale italiana (+0,9%) e dalla bilancia commerciale della Gran Bretagna (deficit di 8 miliardi di sterline). Crescita maggiore delle score all’ingrosso statunitensi, salite a maggio dello 0,8%.

Piazza Affari ha chiuso ancora in deciso rialzo guadagnando il 3% con gli investitori che scommettono sempre di più su un accordo tra la Grecia e i suoi creditori internazionali alla vigilia di un fine settimana cruciale per l'Eurozona. Acquisti ancora sostenuti sui titoli del comparto bancario: Montepaschi ha guadagnato l’8,16%, Banco Popolare il 3,10%, Popolare dell’Emilia Romagna il 2,63%, Intesa SanPaolo il 4,42%, Ubi Banca il 2,92%, Unicredit (MILAN:CRDI) il 4,15%. In deciso rialzo anche i titoli del risparmio gestito: Azimut ha mostrato un progresso del 4,50%, mentre Mediolanum è avanzata del 4,97%. Telecom Italia (+1,97%) positiva per la terza seduta consecutiva con il mercato che punta ancora su una possibile ulteriore salita di Vivendi (PARIS:VIV) nell’azionariato. Nuovo tonfo per Saipem (-4,43%) che ha virato in negativo dopo una mattinata in cui il titolo aveva tentato il rimbalzo. La società italiana ha subito ieri la cancellazione del contratto South Stream da parte della russa Gazprom. Positiva invece Eni che ha chiuso la seduta con un progresso del 2,58%.

L’ultima seduta della settimana è trascorsa senza news importanti che hanno interessato i paesi dell’Unione Europea, l’unica notizia degna di nota ha riguardato la bilancia commerciale della Gran Bretagna che nel mese di maggio è passata da 9,4 milioni a 8 miliardi di sterline. Gli analisti avevano stimato un incremento del disavanzo a 9,7 miliardi. Sempre dalla Gran Bretagna sono arrivati i dati relativi al settore delle costruzioni il quale ha avuto una flessione dell’1,3% rispetto al mese precedente. Dopo il -0,5% precedente gli analisti si attendevano il ritorno del segno più (+0,7%). Mentre, durante la sessione americana, il Dipartimento del Commercio ha comunicato oggi che le scorte dei grossisti (Wholesale Inventories) sono aumentate a maggio dello 0,8&. Si è trattato del più forte aumento da sei mesi. Gli economisti avevano atteso un aumento dello 0,3%. Il dato di aprile è stato confermato a +0,4%. Le vendite dei grossisti sono aumentate a maggio dello 0,3%. Il rapporto tra le scorte e le vendite, un indicatore della domanda, è rimasto invariato a 1,29. Sul fronte greco, con la proposta giunta ieri sera in extremis all’eurogruppo, è precisamente due ore e mezza prima della mezzanotte, il termine ultimo posto dai partner europei, il governo ellenico ha inviato l’atteso pacchetto di riforme. Nel documento, lungo 13 pagine, Atene ha fatto importanti concessioni. Tra le misure proposte ci sono l'introduzione dell'Iva per le isole entro la fine del 2016, l'aumento dell'Iva per ristoranti e hotel, l'aumento delle tasse per le società e per gli armatori, la graduale riduzione delle baby pensioni e tagli alla difesa. Attraverso il piano, che ricorda molto quello offerto ultimamente da Bruxelles, Alexis Tsipras spera di racimolare €12 miliardi in due anni. In cambio delle riforme proposte, la Grecia chiede ai creditori altri €53,5 miliardi per onorare i propri debiti fino al giugno del 2018 e lo sblocco di un pacchetto di investimenti di €35 miliardi per la crescita. Il governo greco chiede inoltre ai suoi partner europei di rivedere l'obiettivo primario di un surplus per i prossimi 4 anni. Jeroen Dijsselbloem, il presidente dell'Eurogruppo, ha fatto sapere che non si pronuncerà sul piano finchè l'ex troika non avrà completato il suo esame.

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Quadro tecnico mercato valutario

EUR/USD

Sulla scia di un possibile accordo tra la Grecia e i membri dell’eurogruppo, l’ultima seduta della settimana si chiude per la moneta unica in crescendo nei confronti del green back. Ieri sera il governo greco ha presentato il proprio piano di riforme che, secondo il Guardian, prevede riforme e tagli alla spesa per 13 miliardi di euro in cambio di un nuovo piano di aiuti per 53,5 mld di euro per evitare il default. La proposta includerebbe una modesta riduzione del debito dello stato ellenico. L’ondata di ottimismo, ha spinto la major dello 0,8%, passando da quota 1,1044 (minimo di giornata) fino a raggiungere un picco massimo di giornata a 1,1215, riuscendo a superare anche momentaneamente la resistenza posizionata a 1,1188, per poi stornare durante la fine della seduta al di sotto il livello statico attestandosi presso area 1,1170. Se analizziamo attentamente il grafico settimanale, notiamo che la coppia si trova in una fase di congestione, o meglio in una fase di consolidamento dopo il lunghissimo movimento ribassista iniziato nella prima settimana di maggio del 2014. A questo punto, potremmo ipotizzare che al momento la major si trova in una fase di riposo, dovuto principalmente sia appunto al lungo movimento short e sia, soprattutto in questi ultimi periodi, alla fase congiunturale che riguarda le note vicende tra la Grecia e l’Eurogruppo. Stessa e identica situazione analizzata sul weekly, viene riscontrata anche sul daily, ovviamente sotto una lente di ingrandimento più forte. All’interno di questa fase flat, inglobata tra i due livelli statici a 1,1409 e 1,0967, notiamo che le quotazioni hanno formato un susseguirsi di fase rialziste e ribassiste, senza però uscire fuori da questo “big range”. Dal punto di vista operativo, visto che le fluttuazioni di tale cross sono molto influenzate dalla situazione greca, è consigliabile attendere le prossime mosse tra Eurogruppo e Grecia, prima di intraprendere qualsiasi azione di trading.