Le Borse europee chiudono l’ultima seduta di ottobre contrastate.

 | 31.10.2015 21:18

Quadro macro economico

Chiusura di settimana in ordine sparso per le borse del Vecchio continente: a Londra il FTSE 100 ha terminato in calo di mezzo punto percentuale a -0,54% mentre l’IBEX 35 è sceso dello 0,35%. Segno più invece per il Dax a +0,46% e il Cac40 a +0,24%.

A Londra spicca il -1,18% di Royal Bank of Scotland Group PLC (L:RBS) che nel terzo trimestre ha registrato una perdita operativa di 842 milioni di sterline lanciando un warning sulle spese legali, a Madrid -3,46% per BBVA (MC:BBVA) che nel Q3 ha perso 1,06 miliardi e sul listino francese +1,77% di BNP Paribas SA (PA:BNPP) che ha annunciato un incremento dell’utile del 14,5% annuo. Sempre a Parigi, lettera su l'oreal (-4,57%) dopo aver annunciato vendite trimestrali sotto le stime.

Piazza Affari ha chiuso invariata allo 0,00% l’ultima seduta di un mese brillante per i listini azionari del Vecchio Continente. La settimana è stata dominata dalle Banche centrali e dalla raffica di risultati societari.

Telecom Italia (MI:TLIT) (+0,55%) sotto i riflettori in scia all’ascesa di Xavier Niel nell’azionariato. Il titolo del gruppo tlc questa mattina è arrivato fino a 1,316 euro, il livello più alto dal 2008, per poi ridurre significativamente i guadagni nella seconda parte di seduta. Niel, fondatore dell’internet provider Iliad e comproprietario di “Le Monde”, ha comunicato alla Consob di aver incrementato, in data 27 ottobre 2015, la partecipazione potenziale precedentemente detenuta, tramite la società indirettamente controllata RockInvestment, in Telecom Italia e di detenere una posizione lunga complessiva pari al 15,143% del capitale con diritto di voto.

Contrastate le banche con gli acquisti che hanno premiato Banco Popolare (MI:BAPO) (+1,49%) e Banca Popolare di Milano Scarl (MI:PMII) (+0,11%), mentre sono finite in negativo Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-1,55%) e Unicredit (MI:CRDI) (-0,25%).

Senza verve CNH Industrial NV (MI:CNHI), invariata a 6,15 euro, all’indomani dei conti del terzo trimestre archiviato con una perdita di 128 milioni di dollari; sulla quale hanno pesato oneri straordinari di circa 150 milioni relativi al business in Venezuela. L’utile operativo delle attività industriali è sceso a 245 milioni di dollari dai 522 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi della società del Lingotto attiva nelle macchine agricole e nei veicoli industriali hanno mostrato una contrazione del 24% a 5,9 miliardi di dollari. Nella galassia del Lingotto è invece andate bene Fiat Chrysler Automobiles NV (MI:FCHA) che ha guadagnato l’1,20%. Vendite su Finmeccanica (MI:SIFI) (-2,37%) che ha perfezionato il closing della cessione di Ansaldo STS (MI:STS) a Hitachi. Infine ancora debolezza su ENI SpA (MI:ENI) (-1,13%) all’indomani dei conti del terzo trimestre.

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Dal punto di vista macroeconomico, l’ultima seduta della settimana nonché del mese di ottobre inizia di buon mattino con la pubblicazione delle vendite al dettaglio tedesche rimaste invariate nel mese di settembre. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,4%. Il dato di agosto è stato rivisto al ribasso, da -0,6% a -0,7%. Su base annua le vendite al dettaglio sono aumentate in Germania a settembre del 3,4%. Gli esperti avevano previsto un aumento del 4,1%.

Dall’eurozona, l’istituto di statistica centrale Eurostat, ha comunicato che in base alle stime preliminari i prezzi al consumo hanno registrato ad ottobre una variazione nulla. Il dato è conforme alle stime degli economisti. I prezzi al consumo erano aumentati nella zona euro a settembre dello 0,1%. Si era trattato del primo calo da marzo. La Banca Centrale Europea ha come obiettivo un tasso d'inflazione al di sotto del 2% per il medio termine. Sempre l’Eurostat, ha comunicato che il tasso di disoccupazione è sceso nella zona euro settembre al 10,8%. Si tratta del più basso livello dal gennaio del 2012. Gli economisti avevano previsto un tasso di disoccupazione all’11%. Il dato di agosto è stato rivisto al ribasso, dall'11% al 10,9%.

Nel pomeriggio arrivano dagli Stati Uniti, una sfilza di news macro. Si inizia con il Dipartimento del Commercio Commercio che ha annunciato che le spese per consumi (Personal Spending) sono aumentate negli Stati Uniti a settembre dello 0,1%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,2%. Il dato di luglio è stato rivisto al rialzo, da +0,3% a +0,4%. Il reddito personale (Personal Income) è aumentato settembre dello 0,1%. Gli esperti avevano atteso un aumento dello 0,2%.

Il PCE core, uno degli indicatori più seguiti dalla Federal Reserve per monitorare l'inflazione, è aumentato dello 0,1%. Il dato è conforme alle stime del consensus. Su base annua il core PCE è salito dell'1,3%. La banca centrale statunitense tollera, non ufficialmente, una crescita dell'inflazione da anno ad anno tra l'1% ed il 2%.

A seguire, l’Università del Michingan ha annunciato che in base alle sue stime definitive il suo indice relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi (Michigan Consumer Confidence Index) è salito ad ottobre, rispetto a settembre, da 87,2 a 90 punti. Si tratta del primo aumento da quattro mesi. La stima preliminare aveva indicato 92,1 punti. Gli economisti avevano previsto 92,6 punti. Ed Infine, il Chicago PMI è aumentato a ottobre, rispetto a settembre, da 48,7 a 56,2 punti. Si tratta del più alto livello da gennaio. Gli economisti avevano atteso un lieve aumento a 49 punti.

Quadro tecnico mercato valutario

EUR/USD

Scenario settimanale

Dopo un forte movimento bearish della scorsa settimana di ben 380 punti, movimento tra l’altro anticipato dalla pin bar ribassista o meglio dalla shooting star formata due settimane fa; gli ultimi cinque giorni di negoziazioni si chiudono con una candela di stampo rialzista, quasi una hammer, dove nella prima parte della settimana abbiamo assistito ad un movimento ribassista, movimento condizionato soprattutto dal meeting del FOMC (il braccio esecutivo della Fed) di mercoledì sera, fino a raggiungere un minimo weekly a 1,0896, per poi passare il testimone ai compratori che riescono a riportare nuovamente le quotazioni fino in area 1,1100. Nonostante tale movimento rialzista, fino a quando le quotazioni restano al di sotto il limite inferiore del canale rialzista, la view di breve – medio periodo resta ribassista.