Le materie prime agricole schizzano e mangiare costa di più (e non è transitorio)

 | 13.08.2021 14:43

Articolo scritto in esclusiva per Investing.com

  • L’inflazione sta facendo salire i prezzi
  • La colazione sta diventando costosa: caffè e zucchero sono ai massimi pluriennali
  • Il costo del pranzo lievita: i cereali restano ai livelli più alti degli ultimi anni
  • La cena è diventata più cara: la carne costa di più nel 2021
  • Attesi altri aumenti all’orizzonte

Nelle ultime settimane, molti prezzi delle materie prime hanno visto dei ribassi. Tuttavia, tutti i prezzi restano più elevati rispetto ai minimi del 2020. L’indice dei prezzi al consumo degli ultimi mesi di dice che l’inflazione sta salendo a livelli che non si vedevano da anni. L’IPC core esclude i prezzi di alimentari ed energetici, ma qualsiasi consumatore vi dirà che il costo del pieno alla macchina o del carrello al supermercato è schizzato alle stelle.

Gli economisti della Federal Reserve degli Stati Uniti credono che le pressioni inflazionistiche siano transitorie. Hanno dato la colpa ai cosiddetti colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento, hanno parlato dei problemi alle segherie che hanno mandato il prezzo del legno a un massimo storico a maggio. Più recentemente, la carenza di semiconduttori ha fatto salire i prezzi delle auto, dando alla banca centrale a un altro fattore temporaneo di cui parlare. Tuttavia, i consumatori sanno che i prezzi più alti per i beni di prima necessità non scenderanno presto.

Il problema di fondo è che mangiare costa molto di più, ed è poco probabile che sia una situazione “transitoria”. Mangiare è diventato costoso, e potremmo essere agli albori di nuovi trend che potrebbero far salire i prezzi del cibo molto di più nei prossimi mesi e anni.

L’inflazione sta facendo salire i prezzi

I dati sull’IPC di maggio e di giugno sono stati decisamente inflazionistici. La banca centrale USA ha attribuito l’aumento di maggio ai massimi record toccati dai prezzi di legname e rame. A giungo la Fed ha puntato il dito contro la scarsità di semiconduttori sul mercato e contro l’aumento dei prezzi delle auto usate. La Fed continua a parlare dell’aumento dell’inflazione come di un evento “transitorio”.

L’11 agosto l’IPC di luglio è salito del 5,4% rispetto al luglio 2020. Il barometro è salito dello 0,50% su base mensile, come previsto dagli economisti.

L’inflazione core che esclude alimentari ed energetici è salita dello 0,3% a luglio, meno dello 0,4% previsto.

Secondo gli economisti i dati sull’IPC core sarebbero più affidabili in quanto non tengono conto della volatilità dei prezzi di petrolio e cibi. Però i consumatori hanno bisogno di mangiare e di carburanti per vivere.

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Cibi ed energetici non sono beni di lusso, sono beni di prima necessità. Gli ultimi dati ci dicono che alimentare il nostro corpo o i nostri veicoli sta diventando sempre più costoso, mese dopo mese. L’inflazione sta mangiando una fettina del bilancio di ognuno, ma la Fed dice che è un fattore temporaneo. Il problema è che i prezzi al consumo salgono velocemente ma scendono lentamente.

La colazione sta diventando costosa: caffè e zucchero sono ai massimi pluriennali

Molti nutrizionisti dicono che la colazione è il pasto più importante perché ci da l’energia per affrontare la giornata. Caffè e zucchero sono alla base della colazione di molti.