Le mie nuove quattro scelte di oggi 28 Luglio nel mercato Usa

 | 28.07.2022 12:19

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Nel video in basso la mia strategia applicata con grafici ed i livelli operativi, non mancare di guardarla.

Se seguite le mie analisi ed emulate le mie operazioni realizzerete le mie stesse performance.
I titoli su cui entrerò se verrà rotta la resistenza indicata sono i seguenti.
I titoli sono presi dal mio portafoglio Tutte le recenti numero 1 usa:

  • 1. HELMERICH PAYNE (HP) sopra 44,85 in chiusura.
  • 2. QUIKLOGIC CORP (QUIK) sopra 8,05 in chiusura.
  • 3. TARENA INTERNATIONAL INC ADR (TEDU) sopra 5,16 in chiusura.
  • 4. BELLUS HEALTH INC (BLU) sopra 9,61 in chiusura.

Comprare titoli in borsa può essere fatto seguendo due logiche diverse che producono comportamenti in certi momenti contrapposti.

  • 1. comprare titoli in un'ottica di trading di breve periodo
  • 2. comprare titoli in un'ottica di investimento di lungo periodo
  • Per quanto riguarda il punto uno in un mercato in forte storno o correzione, gli investimenti devono ridursi progressivamente fino anche ad annullarsi guidati da un parametro calcolabile matematicamente che modula il capitale da investire.
  • Per quanto riguarda il punto due, in un mercato in forte storno o correzione, avendo un'ottica di lungo periodo si può accumulare ricordandosi il famoso detto di John Templeton “Il momento in cui c’è il massimo pessimismo è il momento migliore per comprare”

Tornando al punto uno, i punti fermi di un ottimo trader devono essere due.

  • 1. Un trading system performante.
  • 2. Un metodo ed una strategia intelligenti, modulati e ferrei.
  • Avere elaborato un trading system performante ma applicarlo nella fase di mercato sbagliata costringe l'equity line a subire pesanti ribassi.
  • Utilizzare una strategia che protegga i capitali nei periodi in cui il mercato è negativo come quello che stiamo vivendo in questo inizio di 2022 è fondamentale.

Come si protegge il capitale nei momenti in cui il mercato sta andando male, facendosi però trovare pronti quando il mercato risalirà?

  • La risposta è semplice se vuoi fare un ottimo trading devi:
  • • investire progressivamente di più aumentando il capitale quando il mercato sale.
  • • investire progressivamente di meno fino a non investire proprio quando il mercato scende.
  • Facile a dirsi ma nella realtà come si fa a fare tutto questo?
  • Cioè come posso selezionare il titolo giusto nel momento giusto, e acquistarlo con un capitale che tenga conto di queste variabili?
  • Questo è il lavoro che faccio io ogni giorno e che condivido e lascio copiare a chi mi segue nel mio blog di trading on line.
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La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.

  • Ma come direte voi la Fed ha alzato il tasso di interesse di 75 punti base, secondo maggior rialzo di queste dimensioni consecutivo. Il più grande movimento al rialzo dei tassi di interesse fin dal 1980, ed i titoli tecnologici fanno più 4%? L’S&P torna a chiudere sopra i 4000 punti cosa che non accadeva da giugno? Ma che sta succedendo in borsa? Andiamo subito alla risposta in maniera tale che possiate capire il senso del rialzo di ieri. Lo scenario che il mercato, in previsione di quello che poteva accadere aveva prefigurato era apocalittico, i prezzi riflettevano quello scenario. Le parole di Powell di ieri: "La Fed si aspetta ancora una crescita positiva per l'intero anno”, hanno prospettato uno scenario molto migliore di quello che il mercato stava valutando. Se così fosse, lo scenario peggiore che ha fatto crollare le azioni nella prima metà dell'anno sembra essere superato. Ed è per questo che le azioni ier hanno fatto questo rally.
  • La Fed ha aumentato i tassi di 75 punti in due meeting mensili consecutivi... e il mercato l'ha apprezzato! Le azioni sono letteralmente decollate a fine seduta dopo i commenti del presidente Jerome Powell, facendo salire il NASDAQ di oltre il +4% e aiutando l'S&P a chiudere sopra quota 4000 per la prima volta dall'inizio di giugno.

Ma perché c'è stata una reazione così violenta? Perché le azioni sono salite così tanto? 

  • La mia risposta è che secondo me c'erano ieri, prima delle parole di Powell, molti più operatori di quanto i sondaggi avessero rilevato, che avevano scommesso su un rialzo di 100 punti base. Ricordo che il mercato era sull'orlo di una crisi di nervi all'inizio del mese di luglio, quando era uscito il dato sull'IPC di giugno che mostrava che l'inflazione era più calda del previsto. Ma un inizio di reporting season migliore delle aspettative ha contribuito a placare le preoccupazioni, anche se le notizie sull'impatto dell'inflazione sui consumatori hanno in ogni caso rafforzato la necessità di tenere sotto controllo l'impennata dei prezzi.
  • Ieri ci racconta che il NASDAQ ha interrotto una serie di tre giorni consecutivi di chiusura in negativo, e ci ripropone il settore tecnologico di nuovo leader del mercato. L'indice è cresciuto del +4,06%, e nonostante i risultati negativi presentati ieri, le azioni di Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) sono salite rispettivamente del +7,7% e del +6,7% nella sessione. Anche l'S&P è stato evidentemente aiutato dal settore tecnologico e ha recuperato quota 4.000 per la prima volta in quasi due mesi. L'indice è salito del +2,62% chiudendo a 4023,61. Il Dow è salito del +1,37%.
  • Walmart è salita del +3,8% recuperando circa la metà del ribasso di mercoledì causato dal suo “profit warning”. Tutto il settore delle vendite al dettaglio ha beneficiato e buona parte del calo di martedì, tra gli altri Macy's +3,9% e Target +1,8%.
  • Invece in contro-tendenza, tra i titoli in ribasso dopo la chiusura di ieri figurano Meta Platforms e Qualcomm. Entrambi questi titoli sono stati in rialzo durante la seduta, ma nel mercato serale americano sono in calo rispettivamente del -4,5% e del -2,6%. META ha mancato gli utili dell'1,6% e ha presentato una previsione debole per il terzo trimestre, storia diversa per QCOM che ha battuto sia la linea superiore che quella inferiore ma è comunque in calo.
  • Oggi completeremo i rapporti con il resto dei FAANG, Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN). Ma ci sono altri nomi da tenere d'occhio come Mastercard, Pfizer (NYSE:PFE), Merck e Intel (NASDAQ:INTC). Il quadro generale della redditività aziendale che emerge dalla stagione degli utili del secondo trimestre, con circa il 33% delle società dell'S&P 500 che ha già pubblicato i risultati, continua a mostrare stabilità e resilienza nei fattori chiave degli utili, come la spesa dei consumatori e delle imprese. Un quadro degli utili stabile nonostante i numerosi venti contrari. Il rallentamento è iniziato, ma i dati sugli utili, i commenti dei dirigenti e le indicazioni non suggeriscono che l'economia statunitense si stia avviando verso una grave recessione economica.
  • Oggi avremo una risposta importante su cui basare i nostri ragionamenti futuri su una potenziale recessione. Infatti, oggi è prevista la prima lettura del PIL del secondo trimestre. Dal momento che il primo trimestre è sceso dell'1,6%, un'altra flessione sarebbe tecnicamente il segnale di una recessione. Le aspettative sono molto varie, da una perdita simile a quella del 1° trimestre a un leggero aumento. Come si è espressa la Fed ieri su questo punto?
  • Il presidente Powell non ritiene che al momento ci troviamo in una recessione, poiché "ci sono troppe aree dell'economia che stanno funzionando troppo bene". E questo include un "mercato del lavoro molto forte".

Rubrica” L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.

  •  
  • I titoli ieri hanno registrato un'impennata che è coincisa con la fine della conferenza stampa di Powell che è sembrato, oserei dire, quasi rialzista sul fatto che l'economia statunitense, pur rallentando, probabilmente non è in recessione grazie al forte mercato del lavoro. Anche le pressioni inflazionistiche si stanno moderando, soprattutto per quanto riguarda le materie prime. 

La strategia della Fed potrebbe funzionare? 

  • La Fed lascerà che i recenti aumenti dei tassi si facciano strada nell'economia nelle prossime 8 settimane, fino alla riunione di settembre. Nel frattempo, ci saranno altri due rapporti sull'IPC e due sull'occupazione che forniranno ulteriori dati sull'andamento dell'inflazione. Naturalmente, oggi scopriremo se siamo tecnicamente in recessione o meno quando uscirà il PIL del secondo trimestre. Ricordo che le stime variano da un calo del -1,2% a un aumento dello 0,5%. "In ogni caso, recessione o no, la crescita è rallentata (il che è positivo per affrontare l'inflazione). La domanda ora è: come sarà la crescita nel terzo trimestre e nel resto dell'anno? Dai minimi di giugno, il Dow è salito del +7,59%, l'S&P del +9,73% e il Nasdaq del +13,0%. I mercati sono ancora in calo a doppia cifre. Ma sono ben lontani dai loro livelli peggiori".

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