L’energia rinnovabile di Shell: la nuova svolta per un aristocratico del greggio?

 | 01.04.2019 15:21

Arriva un momento in cui i vecchi aristocratici devono accettare il fatto che tutto deve cambiare perché tutto resti come prima.

Uno dei pochi colossi del greggio che hanno dominato il mercato energetico globale nell’ultimo secolo, Royal Dutch Shell (NYSE:RDSa), (LON:RDSa) sta scommettendo sempre di più su un’attività molto differente per assicurarsi il dominio anche nel prossimo secolo. Sebbene abbia avuto per anni una considerevole attività di commercio e fornitura energetica, a servizio delle proprie necessità e di quelle del settore, ora sta per vendere l’elettricità anche alle masse.

La direzione ritiene di dover fare questo salto se la compagnia intende restare importante a lungo termine. “Il sistema energetico si elettrizzerà nel tempo e questa elettricità dovrà essere rinnovabile”, ha riferito l’Amministratore Delegato di Shell Energy Colin Crooks a Sky News la scorsa settimana, con la compagnia che ha cambiato marchio alla britannica First Utility, la sua venture iniziale per la fornitura energetica alle famiglie.

Come dichiarazione d’intenti, il cambio di marchio ha compreso anche il lancio di uno dei piani tariffari di base più bassi sul mercato britannico, al 100% da energie rinnovabili. Offre anche ai clienti uno sconto del 3% sugli acquisti nelle sue stazioni di servizio.

h2 Si tira a indovinare/h2

Come nel caso di altri settori in corso di rivoluzione, una delle principali sfide sarà indovinare quale parte dell’attività fornirà valore maggiore in futuro: la produzione? La trasmissione? La fornitura alle famiglie?

Indovinare viene reso più difficile dall’attuale tira e molla della produzione petrolifera che sta mantenendo volatili i prezzi dell’energia. Va ad aggiungersi a questo anche la capacità dei governi di trasferire valore da un gruppo di utenti del mercato ad un altro tramite limitazioni di prezzo normative, costi di rete, tasse per l’ambiente e sovvenzioni. È una lotteria: la tedesca RWE (DE:RWEG) ha registrato ritorni medi di -18% negli ultimi cinque anni, secondo i dati di Investing.com. Allo stesso tempo, la britannica Scottish and Southern Energy (LON:SSE) ha segnato un rispettabile +12,7%.