Pasquale Ferraro | 12.03.2018 17:40
Leonardo SpA (MI:LDOF) ha inviato segnali di risveglio dopo essere sceso in area 8.50 euro. I rialzi delle ultime sedute 6 sedute ha permesso di allentare le precedenti tensioni sono necessari ancora ulteriori sforzi per poter assistere ad un allungo più convincente nel breve/medio periodo. Il superamento di quota 10.96 euro (in chiusura) rappresenterebbe un buon segnale in tal senso, preludio al raggiungimento dei primi target a 11.50 e 11.75 euro (2° target 12.25 euro). Primi segnali di incertezza al di sotto di 8.76 euro. Negative invece discese sotto quota 8.50 euro (in chiusura) preludio ad un nuovo test a 8.02 euro (1° target).
Oggi Banca Akros ha alzato da 12,25 euro a 14,25 euro il target price di Leonardo, in seguito alla revisione delle stime per i prossimi trimestri con rating “Buy”.
Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14) Vendere
STOCH (9,6) Ipervenduto
STOCHRSI (14) Comprare
MACD(12,26) Vendere
ATR(14) meno volatilità
CCI(14) Vendere
ADX(14) Comprare
ROC Vendere
UO Vendere
Williams R: Vendere.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA); secondo questa teoria non è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Beta: 1.31
Ratio Prezzo/Utile: 12.37
Eps: 0.74
Range 52 settimane: 8.39 – 16.11 euro.
Risultati conseguiti nell’ambito del Piano Industriale 2014-2016
L’andamento del triennio appena concluso conferma l’efficacia delle scelte poste alla base del Piano Industriale di Leonardo, presentato nel gennaio 2015.
Nonostante il difficile contesto di mercato, i risultati raggiunti sono stati in molti casi al di sopra delle aspettative e delle guidance comunicate al mercato.
Come previsto, infatti, nel periodo 2014-2016 sono stati portati a termine con successo numerosi interventi di ristrutturazione del business e di razionalizzazione della governance volti a ristabilire la solidità economico-finanziaria del Gruppo, tra cui:
Conseguentemente, dal confronto dei dati preliminari 2016 con i dati 2014 emerge chiaramente:
Obiettivi di medio termine del Piano Industriale 2017-2021: crescita e sviluppo
Su queste solide basi industriali ed economico-finanziarie, in continuità e coerenza con quanto già avviato nella prima fase di “turnaround”, il Piano Industriale 2017-2021 si focalizzerà sullo sviluppo e sulle opportunità di crescita della “One Company” secondo le seguenti linee di indirizzo:
Il Piano prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi nel corso dei prossimi 5 anni:
Tali obiettivi e azioni per la crescita sono complessivamente ispirati al principio di sostenibilità del business nel lungo termine, inteso come capacità di costruire un percorso solido e credibile per la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder dell’impresa. Ne beneficeranno quindi i dipendenti, che potranno contare su un’azienda solida e sostenibile, l’intero sistema Paese, che ha recuperato un asset industriale solido e affidabile non solo in grado di competere sui mercati internazionali ma anche di essere motore di sviluppo di un patrimonio di competenze di grande valore, nonché gli azionisti che, dopo aver visto il valore del titolo in Borsa più che raddoppiato, potranno beneficiare anche di altre forme di remunerazione nel prossimo futuro.
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