Leonardo: perché un crollo del 40% in 5 giorni?

 | 11.12.2017 08:11

Il 18 Marzo 2017 su tutti i quotidiani nazionali si leggeva questa notizia: “Ora è ufficiale. Sarà l'ex numero uno di Unicredit (MI:CRDI) ed ex presidente del Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (MI:BMPS) Alessandro Profumo a guidare Leonardo (ex Finmeccanica (MI:LDOF)), sostituendo Mauro Moretti condannato in primo grado a sette anni per la strage di Viareggio (all’epoca era numero uno di Rete ferroviaria italiana).”

Il 17 Settembre 2017, il nuovo Ad annunciava: “Mauro Moretti aveva detto di voler crescere un po' più del mercato e aveva dato una stima di aumento annuale dei ricavi medi tra il 3 e il 5% nel lungo termine; io spero che riusciremo ad andare oltre".

Aggiungendo: "Se cresce la parte alta del bilancio, riusciamo ad aumentare il numero degli occupati che Leonardo ha e questo credo sia anche un dovere sociale. Il nuovo piano industriale della società arriverà a gennaio: è ancora presto per parlare, stiamo lavorando sul nuovo piano aziendale che prevede continuità rispetto a quanto fatto precedentemente da Moretti".

Il 10 Novembre 2017 parole bomba che hanno fatto precipitare il titolo del 40% in 5gg (€ 14.11 chiusura del 9 Nov. e € 10.05 minimo del 15 Nov.) : “Nel 2017 Leonardo toccherà il fondo, dal 2018 comincerà la risalita".

A fronte delle ultime dichiarazioni mi sorgono 2 domande: ma era proprio necessario utilizzare la frase “toccherà il fondo?”.

Il “fondo” di cosa se comunque i risultati non solo saranno leggermente sotto le attese, ma assolutamente in linea rispetti agli ultimi anni?

E poi, cosa più importante: ma i mercati non guardano al futuro?

Quindi, se nel 2018 inizierà la risalita (inoltre il 17 Sett. dichiarava che le sue speranze erano di fare meglio delle previsioni del 3-5% di Moretti), e le "parole bomba" risalgono a 45 giorni prima della fine dell’anno 2017! per quale motivo il titolo ha perso il 40%?

Come sempre non ho risposte certe, e quindi lascio ad ognuno di voi ragionare sulle sfumature.

Veniamo allora all’analisi fondamentale, puntualizzando che Leonardo è nel portafoglio “consigliato” in quanto secondo me non esisteva, e non esiste tutt’ora, alcuna motivazione contabile per giustificare un tracollo del genere.

Precisazione: target price in area 11.50 per il quale, in base a quanto affermato al momento dell’entrata, c’è ancora questa settimana per raggiungerlo nei tempi “prestabiliti”. Altrimenti bisognerà attendere con più calma.

La motivazione ufficiale della debacle è stata quella "di alcune criticità" nel settore elicotteri.

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Guardiamo i dati, da fonte della stessa Leonardo.

A meno di informazioni a noi sconosciute che verranno alla luce successivamente (non credo), non sembrerebbe proprio.

Gli ordini dei primi 9 mesi del 2017 sono superiori dell’ 11.18% rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre risultano sotto del 2.50% rispetto, però, ai 12 mesi precedenti.

Piuttosto, è l’aeronautica che evidenzia un negativo pesante nella raccolta ordini; ma questo è semplicemente dovuto ad un fattore del tutto eccezionale; ovvero l’acquisizione del maggior contratto mai registrato nella storia del Gruppo, quello EFA Kuwait per 7,95 Mld. il cui impatto economico sarà particolarmente significativo nel periodo 2019-2023.

Inoltre il portafoglio ordini globale attuale, definito in base alla sua lavorabilità, assicurerebbe all’Azienda una copertura pari a quasi tre anni di produzione.

Se invece per “criticità” parlassimo del risultato finanziario, anche se prendessimo, come indicatori per il futuro, le peggiori previsioni della Guidance 2017 mantenendole costanti per il 2018 (Ricavi per 11,5 Mld. – EBITDA a 1,65 Mld. – Utile netto 350 Ml.), il titolo all’attuale prezzo di € 10.00 risulterebbe comunque sottovalutato in quanto, parere personale, il valore dovrebbe essere compreso tra € 13.00-14.00.