Leonardo:una scommessa sulla ripresa dei conti e sulla spinta dell'aerospaziale

 | 02.10.2020 09:22

Il Coronavirus ha avuto un impatto pesante su numerosi titoli di Piazza Affari, alcuni dei quali non sono ancora riusciti a rialzare la testa veleggiando ancora sui minimi dello scorso marzo. Tra questi si inserisce sicuramente Leonardo, che nel 2020 ha perso oltre il 52% di valore.

L’azienda tuttavia opera in un settore che promette di stupire: quello aerospaziale. Di recente infatti, l’Italia è stato il primo Paese del Vecchio Continente a firmare una dichiarazione d’intenti con gli USA per tornare sulla luna entro il 2024 grazie al programma Artemis. Secondo l’Amministratore Delegato, Alessandro Profumo, l’impatto sul comparto sarà positivo per un miliardo di euro. Oltre a questo, lo stesso CEO ha dimostrato una grande fiducia in Leonardo comprando 100.000 azioni ad un prezzo di circa mezzo milione di euro. Sempre Profumo in un’intervista si è detto fiducioso sulla ripresa del secondo semestre 2020, con le previsioni dell’azienda che vedono un calo degli ordini compreso tra il -11% e il -4%, ricavi tra il -9 e il +2% ed EBITDA tra il -28% e il -24%. L’AD ha inoltre evidenziato come la pandemia abbia aperto nuovi mercati di sbocco per implementare le tecnologie sviluppate nella difesa e nella sicurezza, come ad esempio le infrastrutture sanitarie. Interessante evidenziare come la società abbia un occhio di riguardo ai principali temi che governeranno il nostro futuro, visto che continuano gli investimenti nei Leonardo Labs, dove è prevista l’assunzione di 400 ricercatori che si focalizzeranno tra le altre cose su big data, intelligenza artificiale, mobilità elettrica e tecnologie quantistiche. Guardando al consensus dei 16 analisti censiti da Reuters, vediamo come 8 abbiano un giudizio “buy”, 3 “outperform”, 4 “hold” e un solo “underperform”. Il target price medio è di 8,94 euro, quasi il 79% in più rispetto alle quotazioni attuali.

Leonardo: analisi tecnica

Da un punto di vista grafico, le azioni Leonardo mostrano un quadro particolarmente interessante. Il ribasso potrebbe essere giunto ai suoi titoli di coda per diversi motivi. Il primo è relativo alla serie di barre settimanali negative, che si avvicina ormai a sette. Più la successione di chiusure sotto la parità è ampia, tanto maggiori sono le possibilità di assistere ad una sua interruzione. Oltre a questo, vi è da considerare il fatto che le quotazioni si stanno avvicinando al fondamentale supporto di lungo periodo fornito dalla linea di tendenza che unisce i minimi di dicembre 2011 a quelli di maggio 2012. Un test di tale livello, che avverrebbe in zona 4,44 euro, permetterebbe ai prezzi di mettere a segno una potenziale figura di double bottom con neckline a 7,43 euro. Una conferma di questo modello di reversal darebbe ai compratori il modo di riprendere vigore, superando anche la coriacea resistenza a 8,71 euro, espressa dai lows della prima settimana di ottobre 2008. Vista la forza del downtrend, prima di valutare delle entrate si dovrebbe attendere un primo segnale di forza verso i 6 euro, dove verrebbe violata la trendline disegnata con i massimi della terza ottava di giugno e la seconda di luglio 2020. Una strategia più rischiosa vedrebbe invece un potenziale ingresso in ottica rialzista a 4,50 euro.

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