L’era dell’Avidità: Un Racconto del 2024

 | 21.03.2024 09:33

Nuovo massimo storico per Wall Street, il diciannovesimo nelle 54 sedute del 2024, equivalente a una media di un nuovo record ogni 3 giorni. Da inizio anno, il Fear&Greed, calcolato dalla CNN, ha costantemente riportato valori di avidità (o estrema avidità), oscillando da un minimo di 57 a un massimo di 80. Nonostante le potenziali motivazioni per una correzione, come un significativo ridimensionamento dei tagli dei tassi d'interesse - non tanto nel numero, passando da 7 a 3, ma nel loro ammontare, con un possibile taglio complessivo di 160 punti base rispetto all'attuale 75 - e le nuove preoccupazioni riguardanti il sistema bancario regionale americano, fino al profit warning di ieri da Kering (EPA:PRTP), gli investitori hanno continuato ad acquistare, sostenuti da una visione ottimistica, trimestrali superiori alle attese e rinnovato interesse per l'Intelligenza Artificiale.
Le azioni statunitensi a grande capitalizzazione sono in testa, con un guadagno di oltre il 9%, mentre lo stile growth (+1.8% di sovraperformance sul S&P 500) ha superato quello value (-2.7%). I settori dei servizi di comunicazione sono stati i leader, con un rialzo a due cifre sull'anno, seguiti dai solidi guadagni dei settori finanziario, energetico e industriale. Al contrario, i settori dell'immobiliare e dei servizi di pubblica utilità hanno mostrato debolezza sia nel 2024 che nell'ultimo anno. Questi dati evidenziano l'importanza della diversificazione degli investimenti, la quale potrebbe essere maggiormente premiata nel tempo, considerando che le attese per una leadership del mercato e delle asset class che vada oltre le grandi tecnologiche rimangono salde, soprattutto con l'avanzare del mercato rialzista.
L'analisi delle nuove previsioni del FOMC, giunte ieri, ha confermato questa tendenza. Con l'inflazione in diminuzione e i tagli dei tassi d'interesse confermati per quest'anno, l'economia ha riportato una decisa revisione al rialzo. Inoltre, il mercato del lavoro mostra una forza tale da non sembrare più intimorire i banchieri. In questo contesto, non sorprende che ieri il Russell 2000 abbia sovraperformato gli altri listini americani.