L’euro inverte la rotta tra la riduzione delle aspettative sul taglio dei tassi

 | 08.07.2019 16:21

I dati sull’occupazione non agricola USA di venerdì hanno rivelato che la crescita dell’occupazione, punto nevralgico della longevità di questa economia nonché fattore fondamentale per il mercato rialzista più lungo mai registrato, è tornata. Dopo la pubblicazione, è successo il finimondo. I titoli azionari si sono allontanati dai massimi storici, i rendimenti sono schizzati del massimo dal 3 gennaio e la corsa dell’euro potrebbe essere finita.

Il Dipartimento per il Lavoro USA venerdì ha riportato che il paese ha creato 224.000 posti di lavoro, molti di più dei 160.000 previsti. Il tasso di disoccupazione è salito al 3,7%, ma ancora vicinissimo al minimo di 50 anni. Infine, i compensi sono aumentati del 3,1% dall’anno prima, deludendo di poco le aspettative di un 3,2%.

Con queste buone notizie, l’allentamento della Fed non è più una conclusione scontata ed i massimi storici dei prezzi dei titoli azionari - alimentati dal denaro economico - cominciano premere sugli investitori, che sembrano regolarmente fare il tifo per dei dati economici deboli e lamentarsi per i segnali di un’economia in salute. Il cambio di sentimento nei confronti dei tassi di interesse comincia inoltre a spingere il dollaro, pesando al contempo sull’euro, come dimostra il grafico.