Long&Short: ecco i 6 titoli protagonisti del risiko bancario su cui operare

 | 17.12.2021 10:08

Sono giorni intensi. Tra le decisioni prese dalle Banche Centrali e il risiko bancario in atto in Italia.

Si è parlato spesso di un "terzo polo", che possa affiancare Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI). In questi giorni Bper Banca (MI:EMII) tramite un comunicato stampa ha presentato un'offerta per l'acquisizione di Carige che oltretutto è in una situazione "disastrosa". Dietro questo innato interesse sembra esserci UnipolSai (MI:US), che è azionista di maggioranza in Bper Banca (MI:EMII), per rafforzare la rete dei sui prodotti assicurativi.

L'offerta è già stata rispedita al mittente per il capitale che Fitd dovrebbe mettere nell'operazione (1 miliardo), ma il risultato non è ancora deciso. Il lasso di tempo in cui potrebbe prendere piede l'operazione dovrebbe essere entro il 31 Dicembre (sottoscrivendo un Memorandum of Understanding vincolante), ma bisognerà troverà un compromesso sulla somma richiesta a copertura dei crediti deteriorati e permettere il derisking (e quindi trovare un "alleato" come imposto dalla Banca Centrale). D'altro canto c'è da dire che Bper vuole acquisire una banca che non impatti "troppo" sul suo capitale.

L'offerta (non vincolante) prevede un'acquisizione dell'88% delle quote di FIDT ad 1 euro, dopo di che si procederà all'OPA sul restante capitale della società al prezzo di 0,80 euro per azione. La banca emiliana vedrebbe aumentare il suo patrimonio del 15% (arrivando a 150 miliardi di euro).

L'esito positivo dell'operazione (in cui sono in gioco 350 milioni di euro e benefici fiscali previsti dalla legge sulle "aggregazioni bancarie") potrebbe innescarne un'altra con la Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), in cui Unipol (MI:UNPI) ha il 10% circa di partecipazioni, e dopo forse con Banco BPM o Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS).

Analiziamo le possibili operazioni su alcuni titoli menzionati poco fa.

Bper Banca (MI:EMII)è stata la protagnista indiscussa della Borsa di Milano, non solo perchè ha guadagnato oltre il 6% ma per le indiscrezioni, poi confermate di cui abbiamo parlato poc'anzi.

Nei primi nove mesi ha ottenuto un utile netto di 586,2 milioni di euro, in rialzo rispetto ai 199 milioni di euro del 2020, il margine di interesse è stato visto al rialzo del 18,6% (1,119 miliardi di euro), le commissioni nette del 51,3% (1,172 miliardi di euro), i proventi operativi netti del 33,7% (2,49 miliardi di euro) e la copertura sui crediti deteriorati ha raggiunto il 55,3%.

Infine il Cet1 è pari al 13,7% e ad impattare sull'utile c'è stato l'inizio del "badwill" riguardante l'acquisizione degli sportelli di Ubi (MI:UBI). Nello specifico, il terzo trimestre è stato chiuso con un utile di 84,4 milioni di euro, in calo rispetto al 2020, superando le stime degli analisti.

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