Long&Short: Inizia il 2022 tra finti falchi e le paure per Omicron

 | 03.01.2022 09:23


A partire da Novembre, analisi dopo analisi condivisibili o meno, stiamo cercando di visionare sempre più dati e grafici a nostra disposizione per riuscire a far chiarezza sullo stato attuale dell'economia e dei mercati che negli ultimi tempi, sembrano non andare nella stessa direzione. Questo non vuol dire, come ho chiarito più volte, che i mercati avranno "sicuramente" uno storno nell'immediato (la verità assoluta non esiste, come affermava il relativismo) ma ciò è necessario per mostrare che rispetto al passato la "forza" dei mercati innanzi alle notizie e a determinati dati è cambiata e ci ritroviamo quindi ad aver a che fare con maggiore imprevedibilità. Di conseguenza in mancanza di "segnali" evidenti, giustamente, abbiamo una percezione diversa della realtà.

Le protagoniste assolute, di cui abbiamo parlato spesso, sono le Banche Centrali travestite da "finti" falchi e il Covid con varianti annesse.

Proprio di quest'ultimo, spesso citato, non si dovrebbe considerare sotto il punto di vista sintomatologico (a quanto pare Omicron ha sintomi molto più lievi delle precedenti) ma per i suoi effetti sull'economia per via della sua trasmissibilità che sta costringendo a casa milioni di lavoratori creando una serie di problematiche alle aziende, ai migliaia di voli cancellati e alla chiusura di negozi e uffici.

Questa volta facciamo nostare che, nonostante gli interventi monetari e fiscali delle Banche ancora in atto, all'interno dell'indice Russell oltre il 60% delle società non fa utili (inoltre il 25% delle aziende Usa non riesce a sostenere gli oneri finanziari).