L’oro a 3.000 dollari grazie agli acquisti delle banche centrali

 | 20.02.2024 14:29

E’ l’ipotesi illustrata da Citi nel suo ultimo report. Il forte rialzo del metallo giallo sarebbe la conseguenza della de-dollarizzazione di molti Paesi emergenti. Cina, India, Brasile e Turchia hanno aumentato sensibilmente gli acquisti di lingotti 

La banca Usa vede la possibilità di un rialzo del 50% in 12-18 mesi

L'oro, che attualmente vale 2.026 dollari l’oncia, potrebbe salire di circa il 50% e arrivare a 3.000 dollari nei prossimi 12-18 mesi. E’ l’ultima previsione di Citi, illustrata a Cnbc da  Aakash Doshi, responsabile della Ricerca sulle Materie prime della banca americana.
Per potersi realizzare, la previsione prevede che nello scenario economico globale si materializzi un “catalizzatore” in grado di richiamare l’attenzione degli investitori sul metallo giallo. I possibili catalizzatori, riportati in ordine di maggiore probabilità, sono tre:
1) la decisione delle banche centrali di procedere a massicci acquisti di oro;
2) il diffondersi di una situazione di stagflazione;
3) il verificarsi di una profonda recessione globale.
20 ANNI DI QUOTAZIONI DELL’ORO