L’oro riprenderà mai a brillare?

 | 13.02.2018 14:50

L’oro ha iniziato il nuovo anno con il piede giusto, chiudendo gennaio con un balzo di quasi il 3% dopo aver segnato il massimo di 17 mesi il 25 gennaio, vicino al livello di 1.370 dollari, grazie al dollaro debole che ne ha aumentato l’appeal.

Tuttavia, il metallo giallo da allora è rimasto sulla difensiva, cogliendo di sorpresa molti investitori che si aspettavano che il prezzo continuasse a salire, testando il livello di 1.400 dollari.

La cosa forse più preoccupante per i tori dell’oro, però, è che il tradizionale investimento rifugio non ha visto forti afflussi sulla scia dell’aumento della volatilità e della turbolenza registrata sui mercati azionari statunitensi e globali negli ultimi giorni, sebbene l’altro tradizionale asset rifugio, lo yen, abbia registrato un rimbalzo dell’1,4% nello stesso periodo.

Non solo il prezzo dell’oro non è riuscito a beneficiare delle instabili condizioni del mercato, ma la materia prima - che in genere sale con l’aumento del rischio del mercato - ha addirittura registrato un tonfo all’unisono con il mercato azionario. Cosa sta causando questo strano andamento?