L’oro tocca la resistenza

 | 05.10.2022 16:51

  • Dollaro e rendimenti dei bond rimbalzano
  • Gli investitori attendono i dati USA e mettono in dubbio il trade sulla “svolta Fed”
  • I tori devono difendere il supporto da 1700 dollari o sarà game over
  • Questa mattina sia l’oro che l’argento hanno ceduto parte degli straordinari guadagni registrati nell’ultima settimana e mezzo. Il motivo? Dollaro USA e rendimenti dei bond sono rimbalzati, dopo la recente debolezza in scia all’intervento della banca centrale per stabilizzare i mercati ed ai dati statunitensi deboli che hanno spinto a pensare che la Fed potrebbe cambiare rotta in anticipo. Quindi, è finita per oro e argento, oppure i compratori sul calo, e chi si è perso il rally, entreranno in scena per approfittare dei prezzi più deboli?

    Il sentiment positivo negli ultimi giorni è arrivato sulla scia dei dati statunitensi più deboli su manifattura ed occupazione, che hanno alimentato le speculazioni che la Fed possa cominciare a fare marcia indietro sui tassi di interesse prima del previsto. Inoltre, abbiamo visto banche come la Banca d’Inghilterra, la Banca del Giappone e la Banca Popolare cinese intervenire in qualche modo, mentre la Reserve Bank of Australia ha optato per un aumento minore del previsto. Per l’oro c’è stata un’altra buona notizia: le banche centrali in tutto il mondo hanno aumentato i possedimenti netti di oro per il quinto mese consecutivo ad agosto, secondo il World Gold Council.

    Il forte rally in un trend in discesa a lungo termine significa che l’oro è chiaramente diventato “overbought” nelle finestre temporali più strette dopo l’impennata. Quindi, parte della debolezza di oggi può essere spiegata dalle prese di profitto dei tori. Gli orsi, che hanno avuto il controllo dell’azione di prezzo dell’oro per gran parte di quest’anno, potrebbero intervenire con i prezzi che testano la resistenza sui grafici di finestre temporali più alte intorno alla zona di 1725-1730 dollari, come possiamo vedere sul grafico giornaliero: