Lunga serie di dati negli USA prima del Ringraziamento, AUD debole

 | 26.11.2014 11:10

Market Brief

Durante la seduta di contrattazioni asiatica non è successo granché. L’AUD/USD consolida le perdite dopo le vendite che ieri l’hanno fatto scendere ai minimi da 4 anni (0,8514), sull’onda dei commenti del vice governatore della RBA Lowe, secondo cui l’AUD dovrebbe scendere visto il calo degli investimenti e il peggioramento dei termini di scambio, soprattutto per effetto della debolezza dei mercati delle materie prime. Tuttavia, sempre secondo Lowe, malgrado la flessione degli investimenti nel settore delle attività estrattive, i proventi delle esportazioni sono saliti al 12% del PIL rispetto al 5-7% dello scorso anno, commento che ha conferito un po’ di ottimismo al suo intervento. Il dato sulla produzione nel settore delle costruzioni, pubblicato stanotte, ha mostrato una contrazione del 2,2% nel terzo trimestre, frenando la ripresa dell’AUD a Sydney. Le forti vendite hanno fatto passare i livelli tecnici dell’AUD/USD in territorio negativo. Il MACD è entrato in territorio ribassista, il prossimo supporto staziona a 0,85 – i sogni di Stevens sono diventati quasi realtà. Sotto questo livello s’intravedono gli stop.

In Nuova Zelanda, la coppia NZD/USD resiste sopra 0,78, nonostante l’indebolimento del momentum positivo. Nelle prossime ore saranno diffusi i dati sulla bilancia commerciale neozelandese. Poiché si prevede un aumento delle esportazioni e un calo delle importazioni, il deficit commerciale di ottobre dovrebbe ridursi. Un’eventuale sorpresa negativa dovrebbe ravvivare gli orsi del NZD e spingere il MACD in territorio negativo in caso di chiusura inferiore a 0,7745. Per la prima volta da quattro mesi, l’AUD/NZD ha violato al ribasso la media mobile a 200 giorni (1,0916), suggerendo un’estensione della debolezza verso il 61,8% di Fibonacci sulla ripresa da luglio a ottobre (1,0884).

Come emerge dal dato pubblicato ieri, negli USA il PIL (annualizzato) è cresciuto del 3,9%, superando le previsioni del mercato nella seconda lettura riferita al terzo trimestre (3,3% rispetto al 3,5% precedente), grazie anche al contributo una tantum della spesa pubblica per la difesa. I consumi personali sono saliti dall’1,8% al 2,2% e il PCE di fondo è rimasto stabile all’1,4%. Ieri i dati economici positivi hanno spinto l’USD a New York, ma la solida asta di bond ha intaccato i guadagni dell’USD. Oggi sarà pubblicata una lunga serie di dati negli USA, vista la chiusura per la festività del Ringraziamento di giovedì.

L’EUR/USD è salito a 1,2487 dopo che la solida asta di bond USA quinquennali ha frenato la forza dell’USD. I rendimenti dei titoli quinquennali del Tesoro USA sono scesi sotto l’1,60%, quelli dei decennali sono calati al 2,25%. L’EUR/USD ha tratto vantaggio dai bassi rendimenti USA. La coppia ha trovato buone richieste a 1,2466/1,2485 in Asia. A 1,2500 abbondano le scommesse per le opzioni, con un’inclinazione negativa. Gli operatori cercheranno di vendere sui rally, perché gli spread fra i rendimenti dei titoli del cuore e della periferia dell’Eurozona continuano a scendere in scia alle speculazioni di un QE, che pesano sull’EUR/USD.

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora

Nel suo discorso al parlamento di ieri, il governatore della BoE Carney non ha fatto nulla di entusiasmante, se non ripetere che i tassi aumenteranno gradualmente. Ieri la coppia GBP/USD è salita a 1,5736, ora sta formando un triplo massimo, ed è rimasta all’interno della stretta fascia compresa fra 1,5693 e 1,5722 in Asia. Il MACD è entrato in territorio negativo dopo la chiusura a 1,5708 di ieri. Il giudizio tecnico è positivo, per confermare l’inversione rialzista si dovrebbe superare la resistenza a 1,5736/37.

In Canada le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,8% su base mensile a settembre (rispetto allo 0,5% previsto e al -0,3% precedente). L’USD/CAD è sceso a 1,1233. Non sono stati intaccati livelli tecnici significativi. Permane un supporto a 1,1192 / 1,1230 (minimo di reazione del 21 novembre dopo la pubblicazione dell’IPC / media mobile a 50 giorni). L’attenzione si sposta sulla riunione dell’OPEC del 27 novembre. Se l’OPEC non interverrà per sostenere i prezzi del petrolio, l’USD/CAD dovrebbe uscire dal canale discendente di ottobre, entrando così in un nuovo mercato toro.

Oggi gli operatori si concentreranno su: indice dei prezzi all’importazione m/m e a/a di ottobre in Germania; indicatori UBS sul consumo di ottobre in Svizzera; indice consumatori e manifatturiero di novembre e bilancia commerciale di ottobre in Svezia; tasso di disoccupazione di settembre in Norvegia; indice sulla fiducia dei consumatori di novembre in Italia; PIL (preliminare) t/t e a/a, consumi privati, spesa pubblica, esportazioni e importazioni t/t, investimenti totali delle imprese t/t e a/a riferiti al terzo trimestre, indice dei servizi m/m e 3m/3m di settembre nel Regno Unito; richieste di mutui MBA aggiornate al 21 novembre, ordinativi di beni durevoli di ottobre, richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione, aggiornate rispettivamente al 22 e al 15 novembre, redditi e spese personali di ottobre, deflatore PCE e PCE di fondo m/m e a/a, indice dei direttori d’acquisto di novembre di Chicago, indice finale sulla fiducia di novembre dell’Università del Michigan, vendite di case nuove e vendite di abitazioni in corso m/m di ottobre negli Stati Uniti.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.

Esci
Sei sicuro di voler uscire?
No
Annulla
Salvare le modifiche