L’ottimismo abbonda, l’EUR rimbalza, l’USD corregge al ribasso

 | 13.02.2015 13:58

h2 Forex News and Events/h2

L’indice DAX ha segnato nuovimassimi storicie ilRublo russo (RUB) guadagna sulla scia della correzionesignificativadell’USD. Il catalizzatoreè stato l'accordodi cessate il fuocotral'Ucraina e la Russiain combinazione con i commenti positiviche rispecchianoi negoziati sul debito greco. Anchele materie primehanno tirato un respiro di sollievo guidate dalgreggioin scia a un dollaropiù debolee alle dichiarazioni deiproduttori di petrolioche fanno intravedere un taglio dellaspesa all’investimento. Il dato sui consumi in USA agennaioha deluso, mala maggior parte deisettoriS&P sono stati coinvoltidall’euforiarivolta al rialzo. Il tempoè agli sgoccioliin quanto ai colloqui sugli aiutialla Grecia, pertanto anche in caso di una proroga disei mesisulprestito la propensione al rischio permarràalta. Con l’ascesa dei rendimenti statunitensirestiamotuttavia costruttivi per l’USD, ammesso e concesso cheunrally di ripresa dell’EUR/USD a brevetermine sia auspicabilein quanto ci avviciniamo a unasoluzione temporaneaai problemifinanziaridella Grecia

Il rapporto trimestrale sull’inflazione della BoE rinvigorisce i tori della GBP Il rapporto trimestrale sull’inflazione della BoE fuga finalmente ogni tentennamento dei tori della GBP, portando il Cable in una nuova area rialzista di consolidamento. La coppia GBP/USD ha invalidato la resistenza sul top discendente sett. ‘14-feb ‘15 testando durante poco tempo le offerte al di sopra della MM a 50 giorni (1,5346). Come sospettato, la BoE ha rivisto le sue previsioni economiche per fugare i timori deflazionistici. "La crescita della produzione permane robusta, così come la domanda interna", ha dichiarato il governatore Carney, anticipando così una migliore prospettiva per l’inflazione entro la fine del 2015. Il miglioramento del mercato del lavoro, soprattutto a livello salariale, porta a una significativa revisione al rialzo dei redditi reali, decurtati delle imposte, dall’1,25% al 3,5%. Dato che la svalutazione della sterlina ha innescato una significativa revisione al ribasso per quanto riguarda gli stipendi entro la metà del periodo di riferimento del rapporto trimestrale sull’inflazione (QIR) 2014, il rapporto di ieri dovrebbe spianare la strada a una ripresa più sostenibile della GBP a fronte dell’USD ancora alle prese con un contenuto aumento significativo della curva sovrana degli Stati Uniti. Il primo aumento del tasso di interesse della BoE non dovrebbe avere luogo prima del 2016 secondo Carney, che avverte anche che nei prossimi mesi l'inflazione potrebbe intervenire in territori negativi. Il miglioramento è previsto solo a partire dalla seconda metà del 2015. I prossimi contratti si basano su un tasso di riferimento di 25 punti base in un anno a partire da oggi (febbraio 2016). Mentre la divergenza tra BoE/BCE lascia presagire una direzione chiara al ribasso per la coppia EUR/GBP verso 0,65/0,70 (2004/2007 banda di fascia), mentre la tendenza della coppia GBP/USD verrà probabilmente influenzata nel corso delle prossime elezioni in Gran Bretagna. Nel breve periodo, la spinta post-QIR ha il potenziale per portare la coppia GBP/USD verso 1,5481/1,5808 (23,6% di Fibonacci e 38,2% di lug.’14 e flessione di gen.). Riksbank in territorio negativo Ieri, Riksbanks hanno tagliato inaspettatamente i tassi pronti contro termine a -0,10% dallo 0,0%. La Riksbank svedese è attualmente la prima Banca centrale europea a fissare un tasso di interesse di riferimento principale negativo. La maggior parte degli analisti avevano anticipato che la Riksbank avrebbe mantenuto il tasso sui pronti contro termine a zero, sebbene la possibilità costituisse sempre un’opzione. Come reazione, l’EUR/SEK è asceso a 9,6307. Inoltre, la banca centrale ha dichiarato che acquisterà titoli di stato per un valore di 10mld di SEK, lanciando fondamentalmente mini QE (bilanci oltre 500mld SEK). Misure non convenzionali costituivano uno scenario poco probabile, ma che illustrano i timori e la natura alla moda del QE nel clima attuale. Sulla superficie, si tratta di una mossa proattiva per ridurre l'influenza deflazionistica del macro ambiente. Tuttavia, sospettiamo che sia più orientata verso una svalutazione della SEK (timori della BC sulla discesa dell’EUR/SEK) con un tasso leggermente negativo che eserciterà un impatto minimo sui tassi di deposito. Pertanto sarà poco probabile dissuadere gli speculatori. Si tratta della versione svedese di "tutto è possibile" per ancorare le aspettative inflazionistiche verso il target del 2% e per 'essere pronti' a fare di più. Nel breve termine, la SEK dovrebbe sperimentare forti pressione di vendita, tuttavia una politica più accomodante dovrebbe sostenere le azioni europee e restringere ulteriormente i tassi.

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Modello FX StatArb: Sell USD/JPY a 118,91 e sell EUR/USD 1,1427