Massimizzare l’impennata dello yuan cinese

 | 03.07.2018 16:01

Lo yuan cinese è stato in una spirale discendente, scendendo questa mattina per la decima volta in dodici giorni, con un crollo del 5% nel peggiore selloff dal 2015.

Al momento si trova al punto più debole in quasi un anno, al minimo rispetto al dollaro USA dall’agosto 2017. Inoltre, secondo il Wall Street Journal, “lo yuan ha chiuso giugno con una delle peggiori perdite mensili mai registrate, crollando del 3,4% contro il dollaro”.

A frenare questa discesa, e magari a supportare la moneta in calo, stamane la Banca Popolare Cinese (PBoC) - tramite due diversi funzionari - ha segnalato la possibilità di un intervento.

Con la scadenza di venerdì imposta dal Presidente USA Donald Trump per l’applicazione di dazi su altri 34 miliardi di dollari di importazioni cinesi ormai alle porte, lo yuan è crollato a meno di 6,7 a dollaro, spingendo il vice governatore della PBoC nonché capo della regolamentazione forex Pan Gongsheng a dirsi fiducioso che il paese assicurerà un livello “ragionevole” per la valuta, secondo Reuters .

Il Governatore della banca centrale Yi Gang è d’accordo, affermando che la Cina “manterrà il tasso di cambio dello yuan sostanzialmente stabile a un livello "ragionevole ed equilibrato”.

Il principale fattore dell’attuale discesa della valuta cinese è il conflitto commerciale USA-Cina. Anche prima dell’inizio degli attriti commerciali, i mercati azionari cinesi stavano già soffrendo per via dell’aumento delle uscite di capitale, a causa di un giro di vite del governo sugli investimenti rischiosi e ad elevata leva finanziaria.

Un terzo, inatteso fattore è stato rappresentato dal rafforzamento del dollaro, che ha allontanato gli investimenti dai mercati emergenti.

Considerato tutto, i mercati cinesi hanno perso al momento 2 mila miliardi di dollari del loro valore. E come ulteriore “bonus”, lo yuan è ora diventato la moneta con la peggiore performance al mondo, un onore alquanto dubbio.

Per capire quanto sia significativo questo “onore” nel forex, nello stesso periodo altre valute dei mercati emergenti come la lira turca e la rupia indiana hanno registrato i loro rispettivi minimi storici.

Dopo le due dichiarazioni della PBoC, lo yuan si è stabilizzato ed ha cominciato a salire. A questo punto, gli orsi hanno preso il controllo della coppia USD/CNY, con lo slancio al momento dalla parte dello yuan.