MATICA FINTEC - Prepara lo shopping nel Sud Est dell'Asia

 | 28.11.2019 10:52

Matica Fintec (MI:MFTC) , produttore di sistemi tecnologici per l’emissione di card destinate all’identificazione e ai pagamenti digitali, ha esordito a Piazza Affari a metà novembre con volumi e rialzi mirabolanti, oggi tratta a 1,94 euro, +13% sopra il prezzo di IPO.

Il presidente e socio di riferimento Sandro Camilleri è già attivo al fine di impegnare al meglio le risorse dell’Ipo, circa 6,8 milioni di euro.

Camilleri anticipa a Websim le prossime mosse. “Stiamo guardando a società con tecnologie complementari alle nostre, come il SW (EMV- Biometria, data processing) oppure a società operanti nel settore dei materiali consumabili, basate soprattutto nel Sud Est Asiatico che in alcuni casi ci forniscono materiali consumabili o SW che alimentano i nostri sistemi di produzione: valutiamo possibilità di integrazione o acquisizione, con vari soggetti”.

Tra le ipotesi sul tavolo, l’acquisizione potrebbe avvenire in contante, ovvero con parziale scambio di azioni. Oggi la società quotata è controllata con il 66,6% dalla tedesca Matica Technologies. In caso di scambio di azioni, “potremmo diluirci” precisa il presidente.

Anche senza operazioni straordinarie, la società con sede nella provincia di Novara, punta a continuare a crescere nei prossimi anni a tassi significativi, grazie alla travolgente richiesta di sistemi per l’identità elettronica ed i pagamenti digitali. Inoltre la Società intende aumentare l’esposizione ai consumabili, quella che genera ricavi ricorrenti. Per mostrare da subito quali siano le potenzialità del settore, Matica Fintec ha fornito venerdì scorso delle anticipazioni sui primi nove mesi dell’anno. Fatturato pari a 10,2 milioni di euro, in crescita del 9% su base annua, Ebitda di 2,2 milioni di euro, +68% anno su anno.

Camilleri si dice convinto del fatto che Matic Fintec sia sottovalutata: “Siamo arrivati in Borsa a circa sei volte l’Ev/Ebitda, mentre in Francia, chi sta nel nostro settore sta a 10 volte l’Ev/Ebitda, in Germania siamo a 15 volte l’Ev/Ebitda e le ultime operazioni di M&A si sono chiuse a 20 volte questo multiplo”.

Le società più simili, quelle capaci di offrire una gamma completa di soluzioni proprietarie centralizzate e decentralizzate sono soltanto due, la tedesca Entrust Datacard e l’americana HD, entrambe sono private. Tra quelle comparabili c’è francese Evolis, salita del 50% da inizio anno: il titolo tratta a circa 11 volte l’Ev/Ebitda. Il colosso americano Zebra, il cui titolo si è più che raddoppiato negli ultimi due anni, tratta a circa 13 volte l’Ev/Ebitda.”