Mercati emergenti in calo, occhi puntati su BoE e BCE

 | 07.08.2014 13:35

h2 Forex News and Events

Mentre il biglietto verde continua a essere richiesto diffusamente, la liquidazione di operazioni di carry-trade pesa sugli asset e sulle valute dei mercati emergenti. La lira turca ha fatto registrare il calo più marcato nei confronti dell’USD dall’inizio della settimana; inoltre, in vista del primo turno delle elezioni presidenziali in programma il 10 agosto, si prevede ulteriore debolezza. Oggi l’attenzione degli operatori si sposterà sulle decisioni della BoE e della BCE. Le due banche centrali dovrebbero mantenere i tassi invariati, la conferenza stampa mensile del presidente della BCE (alle 12:30) dovrebbe innescare un po’ di movimento dei prezzi sui mercati dell’EUR. Le scommesse sono inclinate negativamente, con l’EUR/USD che si avvicina al livello critico a 1,3296 (minimo novembre 2013).

Giorno della decisione per BoE e BCE

Oggi la BoE e la BCE annunceranno la loro decisione; si prevede che le due banche centrali manterranno i tassi invariati. Il presidente della BCE Draghi terrà la conferenza stampa mensile alle 12:30 GMT. Visto il perdurare della debolezza dell’inflazione nell’Eurozona (0,4% a/a a luglio), Mario Draghi dovrebbe mostrarsi sufficientemente accomodante da far persistere un’inclinazione ribassista per l’EUR. Ci aspettiamo di ricevere ulteriori informazioni sull’attuazione degli strumenti di accomodamento (prospettive di acquisto di ABS, TLTRO). Con la BCE colomba già messa in conto, ieri l’EUR/USD ha toccato il minimo da nove mesi (1,3333). Il supporto tecnico chiave rimane a 1,3296 (minimo novembre 2013). Se l’EUR/USD riuscirà a limitare le perdite in area 1,3296/1,3333, gli ordini correttivi dovrebbero far lievitare marginalmente la coppia. S’intravedono solide offerte a 1,3475 / 1,3500 (media mobile a 21 giorni / esercizio delle opzioni). Una violazione sotto la zona di supporto farà spostare l’attenzione verso 1,3105 (minimo settembre 2013).

Nel Regno Unito, la decisione della BoE dovrebbe avere un impatto trascurabile sui mercati valutari. Mentre la coppia GBP/USD scambia nella zona di consolidamento ribassista (sotto il canale di trend ascendente da gennaio a luglio), gli indicatori tecnici fanno presagire pressioni a vendere meno marcate. L’8 agosto il Regno Unito diffonderà i dati sulla produzione nel settore delle costruzioni e sugli scambi commerciali di giugno, le previsioni ottimiste dovrebbero aiutare la coppia a resistere sopra il quarto doppio minimo segnato il primo agosto (1,6814) e spingerla verso la copertura della nuvola giornaliera (1,6935 / 1,7000). La ripresa nel Regno Unito dovrebbe iniziare a smuovere l’equilibrio colombe-falchi all’interno del Comitato di Politica Monetaria (CPM) riguardo alla tempistica del primo rialzo del tasso della BoE, l’attenzione probabilmente continuerà a essere puntata sui miglioramenti nelle esportazioni, negli investimenti esteri e nella crescita delle retribuzioni. Tuttavia non avremo i dettagli finché non saranno pubblicati i verbali, quindi la riunione della BoE di oggi dovrebbe rimanere un non-evento.

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La solida resistenza prima della media mobile a 50 giorni (0,79814) ha spinto di nuovo l’EUR/GBP verso il canale di trend ribassista di giugno-luglio. Dal punto di vista tecnico, il momentum positivo sta subendo un rallentamento dalla formazione ribassista harami di lunedì. Prevediamo una ripresa della correzione rialzista se la media mobile a 21 giorni (0,83536) verrà infranta sul lato discendente.

La liquidazione di operazioni di carry-trade colpisce TRY, RUB e ZAR

L’inversione dei flussi di capitali internazionali continua a pesare sulle valute dei mercati emergenti; dall’inizio della settimana, fra le più colpite troviamo lira turca, rublo e rand. Fra le valute dei mercati emergenti, la lira turca è quella che ha perso di più contro l’USD, con un calo dell’1,42% nelle ultime tre sedute. Man mano che aumentano le scommesse su una normalizzazione della Fed, i flussi in uscita dai mercati emergenti non faranno che intensificarsi. Come detto in precedenza, le valute più sensibili all’USD (BRL, INR, IDR, TRY, ZAR e RUB) richiedono un’attenzione particolare.

Mentre i rendimenti dei titoli turchi a due anni hanno compiuto un rally sopra il 9%, per la prima volta da maggio assistiamo a un appiattimento dello spread fra i titoli a 2 e 10 anni, a conferma delle crescenti tensioni a breve termine sui mercati turchi. Con l’avvicinarsi del primo turno delle elezioni presidenziali in Turchia (10 agosto), prevediamo ulteriori perdite per la lira. Gli operatori tengano a mente l’elevato rischio legato agli eventi, oltre al concretizzarsi del rischio relativo alle operazioni di carry-trade.

In Russia, per la prima volta da marzo l’USD/RUB è salito fino a 36,2928; gli indicatori di trend e momentum sono decisamente rialzisti. S’intravede una resistenza critica a 36,9029 (massimo storico). Il rand sudafricano testa il massimo della fascia di contrattazioni da giugno, una violazione sopra il massimo della fascia (10,8626, massimo 18 giugno) dovrebbe spianare la strada verso massimi dell’anno a 11,00/40.