Mercati finanziari settimana del 7 dicembre

 | 06.12.2015 10:45


La BCE estende il Quantitative easing fino a Marzo 2017 ma lascia invariati gli acquisti mensili. Ulteriormente abbassato il tasso sui depositi presso la banca centrale a -0,30% da -0,20% (quindi inasprimento del costo di “inattività” per le banche). L’incremento in termini di impegno complessivo c’è, ma diluito nel tempo. Draghi non spara quindi tutte le cartucce come atteso dai mercati, probabilmente consapevole che torneranno utili in futuro.

Reazione decisamente negativa degli indici europei in settimana, mentre gli indici USA rimangono sostanzialmente stabili in attesa della loro banca centrale tra due settimane. Il dollaro si indebolisce contro le principali valute e assistiamo ad un buon rimbalzo delle materie prime.

Sugli indici (in particolare quelli europei) ovviamente nulla è perduto. Siamo di nuovo in prossimità dei supporti settimanali da dove potrebbero ripartire gli acquisti. Sempre con cautela per il momento, poiché le vendite sono scattate da livelli di resistenza “credibili”, ed è quindi un segnale che non può essere certo sottovalutato nel breve.