Gary Tanashian | 16.01.2024 16:37
Sebbene non sia l’unico indicatore importante per i mercati, lo spread tra il rendimento dei Treasury a 10 e 2 anni è molto importante perché prende quello che è probabilmente il mercato più importante per i segnali macro (il mercato obbligazionario) e ci dà una visione della dinamica tra i rendimenti a breve e a lungo termine. Nel mercato obbligazionario, la durata vuol dire tanto.
Facciamo un esempio, le obbligazioni a lungo termine sono molto più vulnerabili agli effetti negativi dell’inflazione rispetto a quelle a breve termine. Le obbligazioni a breve termine fungono inoltre da rifugio di liquidità durante le crisi di mercato deflazionistiche. Le obbligazioni a lungo termine possono funzionare abbastanza bene in periodi di disinflazione e fornire un reddito migliore rispetto alle obbligazioni a breve termine, ma in una crisi di deflazione totale, quando il sistema stesso (e il suo carico di debito esponenziale) viene messo in discussione, per quanto riguarda le obbligazioni, si preferisce il breve termine (nella mia esperienza, Treasury a 1-3 anni, T-bills e Treasury Money Market). In altre parole, una sicurezza relativa.
Dal punto di vista americano, finché il governo dice che le cose sono sicure, sono sicure. Finché il governo è integro e funzionante, cioè. Ma è sicuro solo perché lo dice l’organo di governo di una società che ha superato da tempo la sua durata di vita di una sana gestione monetaria. Altrimenti, si tratta di un governo che opera sotto la duplice pressione di un debito impagabile (a meno di tentare di gonfiarlo) e di una fiducia in calo, con il primo segno evidente di rivoluzione che si verificherà il 6 gennaio 2021.
Quindi, i titoli del Tesoro a breve termine sono sicuri. Ma i buoni del Tesoro a breve termine non sono davvero sicuri, vero? Sicuramente non sono l’oro. A differenza delle migliaia di debiti legati agli Stati Uniti e a molti mercati obbligazionari e valutari globali, l’oro non ha questo tipo di responsabilità, poiché non paga alcun reddito ed è solo una vecchia pietra che le società antiche usavano come denaro. La sua stabilità era data dalla quantità finita e dal fatto che non era un debito altrui. Oggi è solo un’ancora nella tempesta della finanza moderna e in una tempesta probabilmente si vuole che la propria barca sia ben ancorata per evitare che venga sballottata e gettata sugli scogli come relitto.
Ma il mercato obbligazionario è oro assoluto come segnalatore macro. Non guardate oltre il grafico Continuum che abbiamo utilizzato negli ultimi 15 anni per identificare il corretto contesto macro in ogni momento. Dagli anni ‘80, e fino al 2022, tale contesto è stato segnalato come disinflazionistico dalla definizione della tendenza dolce e robotica al ribasso dei rendimenti a lungo termine.
Per rivedere,
Mi rendo conto che, appena sopra, sembro un po’ come le persone che promuovono i BRICS/DeDollarizing e che a volte critico. Ma la critica è solo per la natura “perma” di queste opinioni. C’è una cosa che si chiama tempismo e un’altra che si chiama attivazione. In un quadro generale, misurato su un arco di tempo di anni, il cambiamento nella macro può essere modificato come descritto sopra e attivarsi.
In generale, ricordiamo che l’appiattimento della curva avviene in concomitanza con un boom economico e l’irripidimento in concomitanza con una crisi. L’appiattimento della curva implicava che i policy maker avessero il pieno controllo e che l’inflazione fosse un problema in via di estinzione, in quanto le obbligazioni a breve termine non erano ben offerte rispetto a quelle a lungo termine. L’irripidimento della curva implica che le obbligazioni a breve termine sono ora favorite: le obbligazioni a breve termine sono un rifugio di liquidità, quelle a lungo termine sono un rischio.
Per quanto riguarda l’irripidimento, si sta dirigendo verso la de-inversione. Ricordiamo che i media e gli economisti mainstream hanno parlato dei pericoli per l’economia di una curva dei rendimenti invertita. Ora che la curva ha iniziato a riprendersi, questo non potrebbe essere parte del sollievo provato dagli odierni “happy days are here again”? Abbiamo sempre notato che non è l’inversione a provocare il dolore. È l’irripidimento che segue l’inversione. Ma perché lasciare che la realtà si metta di traverso alle belle storie dei media?
Il segnale della curva dei rendimenti è che, indipendentemente dal fatto che si attenga alla visione deflazionistica che è stata la nostra principale visione per il 2024 o che assuma un sapore inflazionistico intermedio. Riccioli d’oro è destinata ad essere mangiata da tre orsi incazzati. Riccioli d’oro muore quando la piacevole disinflazione si trasforma in deflazione e muore anche quando si trasforma in inflazione.
In conclusione
Arriveranno dei cambiamenti nel 2024. Non lo dico io. Lo dice il mercato obbligazionario. Il nostro piano prevedeva che tali cambiamenti fossero una disinflazione in vista di un’imminente deflazione. Ma il calo dei rendimenti dalla “call” di ottobre in poi :-) è stato significativo. Per le ragioni illustrate nell’articolo linkato sopra, possiamo anche essere consapevoli di qualcosa di inaspettato dalla maggioranza (a differenza di un anno fa), come uno scambio intermedio di inflazione.
NFTRH 792 è poi passato alla consueta copertura dei mercati azionari statunitensi e globali, dei metalli preziosi, delle materie prime, delle valute e alla discussione dei portafogli.
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